Di David Rose Mail on Sunday

Data: 27/11/16

Le temperature medie globali, per quanto riguarda le terre emerse, sono crollate di oltre 1°C dalla metà del 2016 – risultando così il più grande e rapido calo da quando vengono effettuati tali rilevamenti. Secondo i , alla fine del 2016 le temperature saranno tornate ai livelli del post grande evento El Nino del 1998.

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La notizia arriva a riprova delle recenti serie di record che ora stanno per terminare. Il forte calo, rivelato dalle misurazioni satellitari della Nasa in bassa atmosfera, è stato causato dalla fine di El Nino – un anomalo riscaldamento delle acque superficiali in una vasta area del Pacifico occidentale in America Centrale.

Alcuni scienziati, tra cui il Dr. Gavin Schmidt, responsabile della divisione climatica della NASA, hanno sostenuto che le recenti alte temperature sono principalmente dovute al riscaldamento globale di lungo termine.

Altri al contrario sostengono che le alte temperature sono state causate da El Nino, un complesso fenomeno naturale che si verifica ogni 3/7 anni e che non ha nulla a che vedere con le emissioni di gas ad effetto serra causati dell’uomo.

Il nuovo tracollo della temperatura suggerisce che avevano ragione.

Quando si verifica questo grande evento si ha sempre un enorme impatto sul clima globale, aumentando le temperature oltre la media. L’evento El Nino del 2015-16 è stato probabilmente il più forte da quando sono iniziate le rilevazioni, con la temperatura dell’acqua salita fino a 3°C oltre il normale.

Ora è stato sostituito da un evento La Nina – un fenomeno opposto che si verifica quando l’acqua nella stessa regione del Pacifico risulta più fredda del normale.

Questo fenomeno ha anche un impatto in tutto il pianeta, portando la temperatura a scendere.

Le misurazioni satellitari, per quanto riguarda le temperature rilevate a terra rispondono rapidamente alle variazioni El Nino e La Nina. Anche le temperature marine risultano in calo, ma non così in modo rapido, perché le acque marine trattengono il calore più a lungo.

Ciò significa possibile da parte di alcuni parametri di valutazione che il 2016 potrebbe essere dichiarato caldo come il 2015 o addirittura leggermente più caldo – perché El Nino ha imperversato fino alla metà del 2016.

Al contrario è quasi certo che il prossimo anno cospicui cali saranno rilevati negli oceani, e nei termometri delle stazioni meteo posizionate sul terreno di tutto il mondo – esattamente come avveniva dopo la fine dell’ultimo evento molto forte di El Nino del 1998. Se avverrà realmente, alcuni esperti saranno costretti a rimangiarsi le loro avventate conclusioni.

Lo scorso anno, il Dr. Schmidt aveva riferito che il 2015 sarebbe risultato un anno di caldo record anche senza El Nino.

‘Il motivo di fondo per un tale anno record è causato dalla tendenza a lungo termine, cioè dall’effetto cumulativo della tendenza al riscaldamento nel lungo termine,’ ha riferito. Questo è stato ‘principalmente causato’ dalle emissioni di gas serra da parte dell’uomo.

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BBC News ha intervistato il Dr. Peter Stott di Met Office UK sul caldo record del 2015: “La ragione principale per il quale abbiamo tali temperature così calde è in realtà il cambiamento climatico a causa antropica. Questo è il fattore principale. Poi abbiamo El Niño che contribuisce per una piccola parte”.

 

Il Dr. Schmidt ha anche negato che ci fossero ‘pause’ o ‘pausa’ nel riscaldamento globale tra il 1998 e il 2015.

Ma ieri nella sua home page del sito, la Nasa ha reso noto in un nuovo studio che la pausa del riscaldamento globale si è verificata prima del recente El Nino, e discusso anche le motivazioni. La scorsa notte il Dr. Schmidt non ha risposto ai commenti delle varie richieste.

Tuttavia, sia la propria posizione, che la divisione Nasa, potrebbero essere in pericolo. Il nuovo Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump si è dichiarato scettico sui cambiamenti climatici a causa dell’uomo, sostenendo che è una bufala inventata dalla Cina.

La scorsa settimana, il consulente scientifico di Mr. Trump, Bob Walker, ha riferito che è possibile un taglio di 1.9 miliardi di dollari (circa 1,4 miliardi di euro) dal bilancio della NASA per la ricerca sul clima.

Altri esperti hanno anche contestato le affermazioni del Dr. Schmidt. Il professor Judith Curry, del Georgia Institute of Technology, e presidente del Climate Forecast Applications Network, ha detto ieri: ‘Non sono d’accordo con Gavin. Gli anni record caldi del 2015 e del 2016 sono stati principalmente causati dal super El Nino’.

Il rallentamento del riscaldamento è stato reale, ha aggiunto e tutte le prove suggeriscono che a partire dal 1998, il tasso di riscaldamento globale è stato molto più lento di quanto previsto dai modelli al computer – di circa 1°C per secolo.

David Whitehouse, uno scienziato scettico sul riscaldamento globale che lavora con Lord Lawson’s al Policy Foundation, ha detto che la caduta massiccia delle temperature, dopo la fine di El Nino, potrebbero voler dire che una pausa del riscaldamento o un rallentamento potrebbero tornare.

Whitehouse inoltre dice: ‘Secondo i rilevamenti satellitari alla fine del 2016 le temperature saranno tornate ai livelli dopo terminato El Nino del 1998. I dati indicano chiaramente che El Nino si è rilevato per quello che sappiamo – un evento atmosferico di breve termine.

Fonte: thegwpf

Enzo
Attività Solare