Anche il sito scientifico di spaceweather.com da risalto al crollo dell’attività solare negli ultimi mesi, un crollo che nel mese ancora in corso è divenuto vistoso. Ma diamo un valore a questo ulteriore crollo del flusso solare, indice più importante che permette di monitorare l’attività solare, ora come ripetuto in crollo.

infatti il mese di Febbraio 2016 aveva chiuso a 103.6 SFU, mentre a ieri, ultima rilevazione disponibile siamo scesi a 92.4 un calo di oltre 10 punti. Un valore davvero notevole, ma che ancora potrebbe scendere visto che il Sole non da segnali di ripresa. Valore mensile di Marzo che tra l’altro chiude sotto i 100 SFU, dato che non risultava così basso dal luglio 2011, esattamente dal periodo precedente al primo massimo solare dell’emisfero nord.

Dunque, anche gli scienziati dello spaceweather confermano quello che vi diciamo insistentemente da ormai alcuni anni, di un’attività solare sempre più in calo, con un ciclo solare 24 dimezzato rispetto i cicli precedenti 21/22 e che certamente porterà a delle conseguenze sul nostro pianeta, a volte saranno anche traumatiche per quanto riguarda meteo e clima nei prossimi anni/decenni.

 

Questo il comunicato dello spaceweather

 

IL CICLO SOLARE SI ARRESTA: Negli ultimi due anni, il numero delle macchie solari è calato come le più classiche transizioni solari da Solar Max a Solar Min. La formazione di meno macchie solari significa che ci sono meno brillamenti solari e meno espulsioni di massa coronale (CME). Come le esplosioni diminuiscono, riteniamo il sole “tranquillo”.

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Ma cosa vuol dire davvero un Sole tranquillo? Un errore largamente diffuso nella meteorologia spaziale è quello che possa diventare poco interessante durante i periodi di bassa attività solare e quindi di un minor numero di macchie solari. Infatti, il ciclo solare mentre volge lateralmente verso il minimo, vediamo che il Solar Minimum porta a molti cambiamenti interessanti. Ad esempio, l’atmosfera superiore della Terra crolla, consentendo ai detriti spaziali di accumularsi intorno al nostro pianeta. L’eliosfera si restringe, portando lo spazio interstellare più vicino al nostro pianeta. E i raggi cosmici galattici penetrano nel sistema solare interno con relativa facilità. In effetti, un aumento dei raggi cosmici è già in corso. (macchie solari Addio, Benvenuti raggi cosmici!)

Fonte: spaceweather.com

Enzo
Attività Solare