Sono anni che seguiamo e studiamo il clima e l’attività solare.
All’inizio cercavamo risposte alle tantissime domande che ci ponevamo… poi, grazie a qualcuno che ci ha spiegato le cose come stavano scientificamente, abbiamo iniziato a cercare conferme di ciò che ci era stato detto.

Tutti sanno che il clima ha una propria variabilità… e le testimonianze di tale variabilità sono sotto gli occhi di tutti.
Roma e il suo grande impero, avevano raggiunto la massima espansione durante un lungo periodo caldo. Poi i “cambiamenti climatici” avevano messo a dura prova la macchina da guerra di quel vasto impero. E pian piano, anno dopo anno, decennio dopo decennio, i “barbari” avevano riguadagnato terreno. O meglio… i romani avevano perso posizioni importanti perché non era più possibile garantire cibo sufficiente per le milizie.

Ad un certo punto ci fu il tracollo… con Roma che aveva difficoltà a reperire il grano… preziosissimo prodotto alimentare che non maturava neanche alla latitudine di Roma stessa.

Il tempo era passato, i secoli si erano succeduti e un nuovo periodo florido era iniziato.
Il medioevo era molto caldo… e aveva garantito abbondanza di cibo per tutti.
Poi, appena 2 secoli dopo, il freddo aveva ricominciato a martellare pesantemente su tutto il mondo conosciuto.

Con alti e bassi, le temperature erano scese mediamente di 2°C a livello mondiale… raggiungendo diversi “minimi” profondi come il Maunder e il Dalton. Alla fine del 1800, inizio del 1900, le temperature erano tornare ad aumentare… raggiungendo il massimo nel corso degli ultimi 20 anni.

Ora, se proiettassimo in avanti nel tempo questo andamento puramente STORICO, nessuno si sognerebbe di affermare che le temperature continueranno a salire… perché l’alternanza dei periodi caldi e quelli freddi è MATEMATICA.

Eppure… in molti hanno iniziato ad affermare che “un anno freddo non fa tendenza”… mentre un anno caratterizzato da un evento assolutamente naturale come El Nino, è la prova “provata” di un Riscaldamento Globale di origine Antropica.

È strano… perché quando i “negazionisti”, quelli cioè che credono alla relazione “SOLE-CLIMA”, sbagliano una previsione, i “riscaldisti”, che credono alla relazione “UOMO-CLIMA”, li accusano di superficialità e ignoranza. Quando sono loro a sbagliare, allora è variabilità climatica.

2 pesi e 2 misure.

Eppure basterebbe tornare indietro di qualche decennio per ritrovare periodi molto simili… con le temperature che scendevano e in molti che credevano ad una glaciazione ormai iniziata. Poi le temperature sono tornate ad aumentare e nessuno, o pochi, si sono chiesti il perché!

Quando la colossale bufala sul Riscaldamento Globale Antropico è stata orchestrata e messa in piedi, si è semplicemente preso il grafico delle temperature medie del pianeta… e si è constatato che, visto che il Sole NON HA, per loro, alcuna influenza sul clima terrestre, e verificando che l’unica variabile nota era la CO2, aumentata dalla Rivoluzione Industriale in poi, era logico fare 2+2 e stabilire in modo inequivocabile che la causa del riscaldamento globale era proprio questo gas. Da qui la tassazione e le leggi varie… per favorire questo o quello e spingere il mercato mondiale ad investire massicciamente sulle fonti di energia rinnovabile. Un colossale giro d’affare di migliaia di miliardi di dollari l’anno.

A pochi “negazionisti” è apparso chiaro, sin dall’inizio, che il presupposto che il Sole NON HA alcuna influenza sul clima terrestre era totalmente sbagliato. Se ciò fosse stato vero, come spiegare le variazioni della temperatura nel corso dei secoli? Su quali basi era possibile spiegare un clima talmente rigido da costringere gli antichi romani, al culmine della loro espansione, ad andare in Nord Africa a coltivare il grano per poter sfamare i propri soldati?

Essì… perché l’Optimum Romano, ovvero il periodo durante il quale la temperatura era aumentata, è stato ampiamente spiegato dagli “esperti” come la conseguenza dell’enorme immissione in atmosfera di CO2 prodotta dai fuochi che i romani accendevano per alimentare le lor numerose terme, per cucinare e per pulire i terreni.
Ma… se l’impero si stava espandendo e con esso aumentava la produzione di CO2, perché poi la temperatura, invece di aumentare, è scesa?

Andando ancora indietro nel tempo, c’era stato un altro notevole aumento della temperatura… quello che ci ha traghettati fuori dall’ultimo Periodo Interglaciale Freddo. Un aumento di circa 8°C!
Ebbene… qualche “esperto” ha affermato, senza ombra di dubbio alcuno, che la causa di quell’enorme aumento della temperatura era sicuramente dovuto alla CO2 prodotta dagli incendi che i neo-agricoltori dell’epoca appiccavano per pulire i terreni destinati all’agricoltura. Qualche milione di contadini, in giro per il mondo, aveva appiccato incendi a destra e a manca per poter coltivare… e come risultato la temperatura, a causa dell’aumento della CO2, era aumentata di ben 8°C! WOW!!!!!

Poi, al giorno d’oggi, a seguito delle numerose polemiche sull’affidabilità dei modelli climatici, si scopre che alcune variabili non sono ancora sufficientemente “modellizzate”… e  si scopre anche che, nel caso di una loro diminuzione, comunque il modello darebbe come risultato un aumento della temperatura mondiale.

Cioè… vediamo di capirci…
… prendiamo 2 variabili A e B… ipotizziamo che A sia un numero noto e B un numero a caso che può cambiare ogni volta che rifacciamo il calcolo, il significato del discorso di cui sopra, è che qualunque sia il valore di B, il risultato sarà sempre e solo maggiore di A.
Apparentemente non c’è nulla di sbagliato… se non che… ad esempio, se abbiamo A = 2 e B = -2, il risultato è 0 (zero) e non 3 o 4 o 5 o quel che è!

Pertanto sappiamo che i modelli sono sbagliati…. ma nonostante questo, su di essi viene riposta una fiducia cieca!

Perché?
Semplice… gli interessi economici sono talmente tanti e di grande portata, che pur di andare avanti con il proprio lavoro e guadagnare uno stipendio fisso, in molti sarebbero disposti a fare carte false. Come, effettivamente, stanno facendo!

 

In conclusione…

….cosa dobbiamo aspettarci dal clima nei prossimi anni?

La risposta è molto semplice:

  1. L’Attività Solare è in calo. Il calo non è da considerare solo per il ciclo undecennale, ma anche e soprattutto nel medio-lungo termine. Sappiamo che l’Attività Magnetica del Sole è caratterizzata da numerosi cicli, sia di pochi anni, sia di molti secoli. Come ampiamete descritto nel nostro blog, per i prossimi 2 decenni è prevista una bassissima attività solare… seguita, forse, da un parziale recupero.
  2. La temperatura della stratosfera è in calo dall’inizio degli anni ’80. Questa diminuzione è dovuta al calo dell’Attività Solare. E il calo della temperatura a queste quote, se da un lato favorisce un parziale riscaldamento alle basse quote, dall’altro favorisce una notevole variabilità dei venti stratosferici e, di conseguenza, eventi meteo particolarmente variabili.
  3. La temperatura degli oceani è in calo da diversi anni. Basta guardare le SST (Sea Surface Temperature) a livello mondiale per accorgersi che questa stanno diminuendo, a partire dalle alte latitudini, in modo deciso e costante. Il Blob Atlantico ne è solo una conseguenza!
  4. La temperatura della bassa troposfera sta cambiando in modo radicale. Ci si accorge poco di tale variazione perché si è troppo succubi della televisione. Se in TV dicono che fa caldo e tale caldo è oltre che torrido, anche anomalo, allora in molti ci ritroviamo a boccheggiare convinti che stiamo arrostendo. Qualche giorno fa alle 13.00, nella mia città, c’erano esattamente 30.7°C. In molti, davanti al bar, giuravano che la temperatura in quel monto era di almeno 40-42°C. Nulla di più sbagliato… era solo l’umidità! Eppure…

Sulla base di questi 4 punti e considerando che il calore all’aria gli viene fornito dagli oceani, se questi si raffreddano è inevitabile che anche l’aria inizierà a raffreddarsi. E’ solo questione di tempo. Non è una questione di preferenza, negazionismo, stupidità o altro. È solo fisica. Semplice ed elementare FISICA!

 

Bernardo Mattiucci
Attività Solare