Nei giorni scorsi, molti di voi ci hanno chiesto se eravamo al corrente delle ricerche di Harvard, circa l’intenzione di effettuare degli esperimenti in atmosfera, il cui scopo dichiarato è “raffreddare il pianeta”, sfruttando lo stesso sistema che si realizza in occasione di potenti eruzioni vulcaniche con immissione di aerosol (cenere e gas) in stratosfera.

Eruzione del vulcano Calbuco (Cile) nel 2015

 

Il progetto, del costo di 20 milioni di dollari, «Non è il primo esperimento del genere, ma sicuramente è il più completo mai realizzato», come afferma Geornot Wagner, responsabile di tale progetto.

 

Ok. Leggendo l’articolo di Focus senza alcun preconcetto e con mente aperta,  si capiscono un paio di cose che in TV, ovviamente, non hanno detto. Oppure, come abbiamo visto con l’articolo di questa mattina, vengono totalmente travisate… volontariamente, al fine di massimizzare gli ascolti e quindi i profitti.

 

Ripeto per l’ennesima volta che non si parla di SCIE CHIMICHE… e che sia queste che il progetto della Harvard University, spalleggiata dalle Nazioni Unite (guarda caso…), non è un progetto volto alla modificazione del clima.

Motivo?

Il clima non si modifica spruzzando in atmosfera degli aerosol… perché per clima si intende l’evoluzione nel tempo di complessi meccanismi che comprendono sia l’oceano che l’atmosfera che l’orografia del territorio… e le cui cause sono CICLICHE e non strettamente legate al pianeta stesso, ovvero possono essere anche ESTERNE.

Abbiamo visto che sempre più Scienziati sostengono la causa “solare”… e abbiamo visto che qualcuno sta studiando anche le interazioni tra la Luna e il Jet Stream. Non entriamo nello specifico di tali studi, ma bisogna ricordare che le due principali cause dei cambiamenti climatici sono la temperatura dell’oceano e le correnti marine.
La temperatura dell’oceano dipende in gran parte dall’attività solare. Le correnti oceaniche, nello specifico il loro percorso, dipende sia dalla temperatura dell’acqua, dalla salinità. ma anche dall’orografia del territorio (e dalla forza di Coriolis). Infatti studi di paleoclimatologia, hanno appurato che quando si è aperto il Passaggio di Drake, il clima è cambiato in tutto il mondo… e si è creata la Corrente Circumpolare Antartica… che, di fatto, isola climaticamente l’Antartide dal resto del pianeta.

 

Ora, tornando all’argomento del giorno e all’articolo di Focus, andando all’ultimo paragrafo, possiamo leggere quanto segue:

 

Dai politici all’industria, sono in molti a credere a questo approccio, che, secondo una stima molto approssimativa, potrebbe costare – a regime – non più di 10 miliardi di dollari l’anno: “niente”, se paragonato ai costi da sostenere per rispettare i vincoli delle conferenze climatiche e agli investimenti necessari per andare verso quel miraggio chiamato sviluppo sostenibile.

 

Ed è qui che bisogna soffermarsi.
Non pensate che basta spruzzare qualche quintale di aerosol in aria e il clima verrà modificato per sempre. No… per avere effetti significativi e a livello mondiale, è necessario SPENDERE 10 miliardi di dollari l’anno… «”niente”, se paragonato ai costi da sostenere per rispettare i vincoli…» sul clima. Ovvero questo CRIMINALI vorrebbero abbassare la temperatura del pianeta Terra, INQUINANDO la Stratosfera con sostanze inquinanti (ossido di alluminio), non per evitare i cambiamenti climatici… ma semplicemente per POTER CONTINUARE INDISTURBATI AD INQUINARE EMETTENDO CO2.

Leggere tra le righe di questi progetti è indispensabile.

Infatti il monito di Kevin Trenberth, dell’Ipcc o del Met Office, sono fondamentali!
Con l’immissione di aerosol in atmosfera, sia a livello locale che a livello mondiale, NON SI MODIFICA IL CLIMA, neanche temporaneamente… ma si va, volontariamente, ad alterare l’equilibrio METEOROLOGICO… provocando, ed è ciò che è stato già fatto (mi riferisco all’affermazione di Geornot Wagner) in passato! Un esempio è il “controllo del clima” portato avanti da Pechino in occasione delle Olimpiadi. Sono stati usati lanciarazzi, cannoni e aerei per disperdere le nuvole ed assicurare bel tempo nei giorni dei giochi. Ma perché non usare correttamente i vocaboli? Quello NON È controllo del clima… ma del METEO. E per dirla tutta, non si sono inventati NULLA! E’ una pratica che va avanti da secoli… sia con l’uso di rudimentali lanciarazzi… sia con l’uso, ad esempio, delle campane delle chiese… fatte suonare ritmicamente quando c’era nei paraggi un temporale. Motivo? Il suono dei campanoni, quelli più grossi, aveva il “potere” di disperdere le nuvole. Ed evitare danni all’agricoltura. Ma vuoi mettere di quanto aumentano le VISITE ad un sito web e quindi i profitti quando si parla, positivamente (ovviamente) di CONTROLLO DEL CLIMA?
Si preferisce rischiare di fare danni incalcolabili piuttosto che rinunciare al loro stile di vita?
Beh…  vedremo cosa accadrà nei primi esperimenti… da qui al 2022… anche perché già a partire da quest’anno si prevede un calo delle temperature significativo di circa mezzo grado. Ed un calo inizia a farsi “notare” anche nei modelli climatici. Strano ma vero!

 

Quello che è importante ricordare, però, è che il CLIMA NON SI MODIFICA!

Bernardo Mattiucci
Attività Solare