Abbiamo parlato più volte del Clima, di cosa lo influenza e di quali siano le “tempistiche” (almeno 30-40 anni) per vederlo realmente cambiare ed essere sicuri che il cambiamento osservato sia permanente e non temporaneo.
Ciò nonostante, anche osservando un reale cambiamento, finché il “ciclo climatico” non si ripete in tutta la sua interezza, non si può ancora affermare che il cambiamento osservati sia stato permanente.
In pratica, è quasi impossibile alterare permanentemente il clima del nostro pianeta.
Detto questo, proviamo a dare uno sguardo al futuro… e a cosa esso ci potrebbe riservare.
Prima, però, partiamo dal riassumere qualche concetto di base:
- Nell’emisfero nord abbiamo un 61% di acqua e 39% di terre emerse. (Rapporto 1.5:1)
Nell’emisfero sud abbiamo un 81% di acqua e 19% di terre emerse. (Rapporto 4:1)
Approfondimento: Genesi di una glaciazione!
- Il Polo Nord si trova al centro dell’Oceano Artico, chiuso tra i continenti Nord America ed Asia. La circolazione oceanica avviene unicamente attraverso lo Stretto di Bering, il Mare del Nord e il Canale del Labrador.
Il Polo Sud si trova sul Continente Antartico, circondato da una corrente marina superficiale molto fredda e potente che isola l’intero continente dal resto del mondo. - L’andamento della temperatura dell’emisfero boreale è fortemente dipendente dal valore degli indici PDO (Pacific Decadal Oscillation) e AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation). Entrambi legati all’attività solare con un ritardo rispetto alla variazione della stessa di 3 e 6.81 anni.
Approfondimento: DINAMICHE SOLARI: ATTIVITÀ SOLARE vs OCEANI
- L’attività solare segue dei cicli complessi che si ripetono periodicamente. Tali cicli dipendono dalla posizione dei pianeti del Sistema solare e del Sole rispetto alle altre stelle ad esso vicine.
- La temperatura media del pianeta è sembra cambiata e sempre continuerà a cambiare nel tempo, con un trend di variazione che nel breve tempo può apparire completamente diverso da quello che poi appare nel lungo tempo.
Ora, guardando l’andamento dell’attività solare degli ultimi secoli (nel grafico qui sotto tutti i cicli solari MISURATI al completo), notiamo come sia in atto un sensibile ed evidente calo dell’attività solare, sin dal ciclo 21 (il ciclo più forte di tutti è il 19, seguito da un ciclo 20 debole) delle macchie solari.
Ora il problema non è ciò che è accaduto fino ad oggi, ma ciò che dovrà ancora accadere in futuro.
Per saperlo in anticipo abbiamo un solo modo: le simulazioni.
Può sembrare strano che il sottoscritto dica una cosa del genere, dopo le lunghe battaglie contro i modelli matematici incompleti usati in ambito climatico per dimostrare che la pseudo Teoria del Riscaldamento Globale Antropico è autentica. Ma bisogna considerare che un modello matematico fornisce un’indicazione di come POTREBBE evolvere un dato sistema… non cosa farà sicuramente.
Non bisogna, cioè, basare scelte troppo vincolanti su un modello matematico, specialmente se questo non ha la capacità di riprodurre le variazioni verificatesi e registrate in passato. E i modelli matematici usati per l’AGW non hanno tale capacità.
Quello che segue non simula la temperatura del nostro pianeta.
Con questo modello matematico si è cercato di riprodurre quello che, teoricamente, è stato l’andamento dell’attività Solare nel corso degli ultimi 7 secoli, proiettandone il risultato in avanti fino al 2100.
La linea blu è il risultato di tale modello matematico, quella rossa è invece l’osservazione.
Non è intenzione dell’autore valutare la precisione del modello, che tuttavia risulta essere ancora in fase di lavorazione, ma più in generale, valutare se e come potrebbe, tale risultato, corrispondere alla realtà.
Visto con una disposizione diversa, il grafico appare quanto mai inquietante…
In pratica il modello ci indica che POTREBBE esserci un ciclo di circa 396 anni, che si sta ripetendo.
L’attività solare, come abbiamo più volte spiegato, è il risultato di interazioni magnetiche e gravitazionali, provocate dalla posizione e distanza dei pianeti del Sistema Solare e dalle stelle più vicine al nostro Sole (in realtà anche il Centro della Galassia lo influenza… così come la posizione della Galassia nell’universo… ma vabbè… non scendiamo troppo nei particolari).
Le orbita di ogni singolo corpo si ripetono in modo estremamente simile ad ogni rivoluzione… pertanto è logico aspettarsi che vi siano dei cicli di interferenze sul Sole, che si ripetono più o meno costantemente.
Il modello, se dovesse rivelarsi corretto, ci dice che il ciclo 25 raggiungerà un solar max pari a circa il 50% del ciclo 24. Poi vi saranno 4 cicli solari, il 26, il 27, il 28 e il 29, molto deboli o quasi nulli. A questi faranno seguito altri 2 cicli solari deboli, simili al 25, per poi avere un ciclo solare, il 32, simile al 24 ed un 33 simile al ciclo solare 23.
Ci sono altre previsioni, che si basano su altri studi, altri parametri, altri dati, e tutti concordano col sostenere che il ciclo solare 25 sarà estremamente debole.
Se fosse corretta la proiezione del modello di cui sopra, avremmo un periodo estremamente freddo della durata di circa almeno 1 secolo, con una fase estremamente fredda nel periodo compreso tra il 2040 e il 2070. Non male direi…
Sarà così?
Forse…
Stando ai nostri studi, il raffreddamento è già iniziato da circa 5 anni…. e continuerà per almeno 7-8 decenni.
L’attuale raffreddamento si concretizzerà solo nel corso dei prossimi 2-3 anni e sarà evidente a partire dal 2020-2022, quando si avrà un Evento di Bond, ovvero una serie drammatici cambiamenti del clima che comporteranno siccità in alcune aree ed intense precipitazioni in altre, con forte espansione dei ghiacciai in varie parti del pianeta ed un sostanziale abbassamento della temperatura.
Tali eventi sono legati alla ciclica variazione della temperatura del mare, legata a sua volta all’attività solare, al vulcanismo sottomarino, il quale è legato, sua volta, sia all’attività solare che al campo magnetico terrestre… legato a sua volta a quello solare e quindi all’attività solare. Il tutto in un contesto nel quale si avrà un forte aumento dei raggi cosmici… la cui variazione è inversamente proporzionata all’andamento dell’attività solare.
Come avrete notato… ogni cosa è legata all’attività solare…. e la variazione di quest’ultima comporta, con tempistiche diverse per ogni aspetto considerato, notevoli influenze sul clima.
Ci aspetta un periodo lungo e rigido come quello del Minimo di Maunder?
Staremo a vedere…
Le premesse sembrano esserci tutte!
Buona Giornata
Bernardo Mattiucci
Attività Solare