Questa prima carta mostra le SSTA (Sea Surface Temperature Anomaly) con sovrapposta la carta delle principali correnti termoaline del pianeta.
Questo aiuterà i meno esperti a capire “come si muove il mare”, da quale punto partono le correnti, come la Corrente del Golfo, e capire soprattutto “dove passa”.

Grazie alla sovrapposizione delle principali correnti termoaline con le SSTA, possiamo iniziare a capire cosa potrebbe accadere, in linea di massima, tra qualche mese.

Guardando soltanto la carta delle SSTA (così sono più visibili), tutto ciò che appare di colore scuro, significa che si sta raffreddando. Il colore rosso vivo indica anomalie di +1.5°C circa. Il colore blu scuro, al contrario, indica anomalie negative di -1°C. Il celeste chiaro, infine, indica le aree con anomalie negative fino a -3°C.

A livello climatico, le arre oceaniche importanti per l’emisfero boreale, sono essenzialmente 3:

  1. Il nord-est del Pacifico
    Come potranno spiegare i vari utenti esperti di meteo, questa zona è di vitale importanza per la Wave1 del Jet Stream, ovvero la prima ondulazione del vento stratosferico. Dalla forza di tale spinta, derivano le differenze di raffreddamento nel continente nord-Americano e conseguentemente anche quello europeo.
  2. Il nord Atlantico
    Questa zona è più delicata della precedente in quanto più complessa. Da qui nasce e si evolve la Wave2 del Jet Stream, la seconda ondulazione del vento stratosferico. Dalla posizione, più verso la costa USA o Europea, e dalla spinta che tale ondulazione esercita, derivano gran parte delle condizioni meteorologiche del nostro continente.
  3. La parte equatoriale dell’Oceano Pacifico
    Questa zona è meno complicata della precedente e meno “critica” dal punto di vista meteo. E’ la zona dove si sviluppano i fenomeni El Niño e La Niña ovvero, rispettivamente, il forte riscaldamento o raffreddamento della superficie dell’Oceano.

 

Per permettervi di fare un confronto, vi posto qui di seguito la carta delle SSTA dello scorso anno, nello stesso giorno.

Come possiamo vedere, nel 2015 avevamo anomalie negative nel nord del Pacifico, molto positive (El Niño) nella parte equatoriale del Pacifico, ed una anomalia negativa nel nord-ovest dell’Atlantico. Quest’anno il raffreddamento degli oceani è diffuso in modo inverso (rispetto al 2015) nell’Oceano Pacifico, mentre risulta meno compatto, ma più diffuso, nell’Oceano Atlantico.

Tornando a guardare la carta delle correnti termoaline sovrapposta alle SST del 27.12.2016, possiamo notare che nell’Oceano Atlantico ci sono diversi punti in fase di raffreddamento lungo tutta la prima parte del percorso del North Atlantic Gyre, ovvero lungo il percorso della Corrente del Golfo.
Questa importantissima corrente termoalina nasce nel Golfo del Messico, scorre lungo le coste della Florida, risale lungo le coste orientali degli USA e, teoricamente, dovrebbe continuare fino ad attraversare l’Atlantico dividendosi in 2 parti, una che sale verso il Mare del Nord, ed una che scende verso le Azzorre, Canarie e isole di Capo Verde.

Ma come vediamo, dividendo in 3 settori il North Atlantic Gyre, la prima parte è ancora calda (per fortuna), ma con diverse anomalie negative, tutta l’intera seconda parte è in fase di raffreddamento avanzato (e intenso), mentre la terza parte presenta delle zone dove il rosso sta diventando sempre più scuro, ovvero le anomalie positive stanno diminuendo.
Questo punto, inoltre, è direttamente connesso alla corrente Sud Equatotorial Current, proveniente dalle coste occidentali dell’Africa e dipendente dall’intensità e temperatura del South Atlantic Gyre, a sua volta influenzato dall’Indian Ocean Gyre e dalla più forte ed imponente Corrente Circumpolare Antartica.

Quando il raffreddamento dell’interno North Atlantic Gyre sarà completo, il freddo sarà più evidente e “corposo” in quanto la Wave2 si sposterà (teoricamente) gradualmente verso Ovest centrandosi sulla parte centrale dell’Oceano Atlantico. Questo garantirà alle retrogressioni siberiane provenienti dalla Russia, di spingersi con maggior facilità fino all’Italia… ma non solo…. permetterà anche alle correnti artico-atlantiche di scendere fino al Mediterraneo senza alcuna difficoltà.

 

– Fine prima parte –
Bernardo Mattiucci
Attività Solare