Continuiamo il piccolo confronto tra il 27 dicembre 2015 e il 27 dicembre 2016.
Qui di seguito il confronto delle temperature dell’aria, alla superficie, con una coppia di carte viste dalla verticale del Polo Nord:

 

Lo scorso anno, carta a sinistra, il freddo si estendeva di più verso il Messico e con temperature molto basse sul Nord del Canada. L’estensione del freddo sull’Europa è invece molto minore. In Asia la situazione era molto simile, ma con temperature leggermente meno fredde (colore viola).

Quest’anno il freddo è più intenso un po ovunque e sta coprendo, con calma, anche l’Europa.
La condizione è ovviamente dovuta alle temperature oceaniche e del Mediterraneo… che è un vero e proprio cuscinetto di protezione per noi… Un cuscinetto che lavora in accoppiata alle Alpi e ai Pirenei.

Di seguito vediamo il confronto delle singole aree…

 

Ma il clima è dinamico.
Sono passati appena 2 giorni da quando ho preparato le carte qui sopra, e lasituazione è cambiata così:

 

Come evolverà il meteo nei prossimi mesi? E il clima nei prossimi anni?

Provate a confrontare le temperature medie e l’estensione dei ghiacci artici degli ultimi 60 anni, con l’andamento dell’Indice AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation).

Scoprirete che questo indice, che descrive le condizioni di temperatura del mare tra la Groenlandia e l’Equatore, è di gran lunga il più importante indice climatico che ci sia (o uno dei più importanti). E l’andamento, come si vede chiaramente dal grafico qui sopra, rispecchia un’andamento SINUSOIDALE.

Cosa ci aspetta per il futuro secondo voi?

 

Bernardo Mattiucci
Attività Solare