Di Irene Rossi (2020/2022)

Nei precedenti studi abbiamo parlato di come i pianeti modulano il ciclo solare di Schwabe e di Hale.

Abbiamo anche osservato con quali forze vengono modulati i cambiamenti climatici sul nostro pianeta.

Adesso cerchiamo di collegare gli indici climatici ai movimenti astrali.

PREMESSA

Il sistema solare è in armonia dalla sua origine. Questi equilibri cambiano con il passare del tempo, dalle origini, circa 4.5 miliardi di anni fa, ad oggi. 

I pianeti e la nostra stella sono interconnessi da forze elettromagnetiche e gravitazionali.

Abbiamo osservato come il LOD terrestre sia influenzato dall’attività solare, un’influenza minore, ma le hanno anche i pianeti. 

I gioviani sono in sincronia tra loro, due cicli orbitali di Saturno (60 anni circa) equivalgono a 5 cicli (circa) orbitali di Giove, il ciclo di Nettuno è il doppio di quello di Urano. 

Abbiamo una relazione tra gli interni (Saturno/Giove) e una relazione tra gli esterni (Nettuno/Urano). 

Insieme modulano le oscillazioni dell’attività solare e il LOD terrestre nel ciclo di Jose (179 anni). 

Gli studi sull’influenza dei movimenti planetari nei confronti del Sole sono stati sviluppati da Jose, negli anni sessanta, da Theodor L., dalla Charvatova, Carl Smith, Geoff Sharp Scafetta ecc. 

https://www.researchgate.net/profile/Geoff-Sharp

I movimenti orbitali dei gioviani, spingono la massa solare a fare delle oscillazioni intorno al baricentro del sistema solare. 

Anche la Charvatova ha formulato lo schema a trifoglio, distinguendo nel ciclo di Jose una fase non disturbata e una disturbata, dove lo schema a trifoglio è disordinato e non lineare. 

In questa fase disordinata si verificano i disturbi che influenzano l’attività solare producendo Grandi Minimi. 

https://orcid.org/0000-0002-1424-3316

In questo grafico dello studio della Charvatova notiamo il ciclo ordinato (colore giallo) e quello disordinato (colore verde). I suoi studi mostrano anche un ciclo di 2400 anni.

IL CICLO DI JOSE: RAPPORTO ORBITALE TRA URANO E NETTUNO.

Il ciclo di Jose viene modulato dal rapporto orbitale tra Nettuno e Urano, nella letteratura è considerato di 179 anni, nel simulatore invece ha una durata che oscilla intorno ai 172 anni.

L’opposizione tra Urano e Nettuno segna il minimo di Gleissberg (80/90 anni).

Il minimo in questione avviene quando i quattro esterni si posizionano tutti in opposizione, questa super opposizione avviene in due fasi con i gioviani interni invertiti di posizione.

Nella foto sotto, possiamo vedere anche gli effetti della doppia congiunzione avvenuta sia nel minimo di Dalton che in quello di Eddy che hanno prodotto disturbi maggiori alla dinamo solare (1821/2000).

Questi disturbi generano i Grandi Minimi Solari.

Con la cerchiatura celeste e rosa a croce, vengono evidenziate le due fasi di opposizione tra i gioviani che modulano una serie di cicli deboli nell’attività solare. (minimo di Gleissberg).

I disturbi dei Grandi Minimi invece, vengono generati dalla relazione della doppia congiunzione tra interni ed esterni.

Qui si possono notare nel dettaglio i disturbi solari del 1980 e 2000.

Si vede la doppia congiunzione e i suoi effetti sul campo magnetico emisferico solare.

Infatti nel secondo grafico, si possono osservare le fluttuazioni delle fasi e il calo di magnitudo globale che il Sole ha dal 2000 in poi.

Notare che il disturbo maggiore avviene quando gli interni si uniscono nell’angolo dei loro perieli.

Il disturbo magnetico viene evidenziato dal riquadro giallo.

La parte disturbata del ciclo di Jose è data dal periodo di metà ciclo di Urano circa, che si relaziona alla congiunzione con Nettuno, in relazione alla congiunzione tra Saturno e Giove, esempio nella foto sotto con il periodo di riferimento del Grande Minimo Dalton.

Possiamo notare due cose:

La prima è che, in ogni angolo di 180 gradi dall’unione degli esterni, noi potremmo avere due o tre congiunzioni degli interni con i relativi disturbi, ovviamente più vicina sarà la congiunzione degli interni a quella degli esterni, maggiore sarà il disturbo alla dinamo solare.

WOLF 1270/1350SPORER 1430/1520MAUNDER1620/1690DALTON1787/1843EDDY1960/2040?
congiunzione urano nettuno1306 annocongiunzione urano nettuno1478 annocongiunzione urano nettuno1651 annocongiunzione urano nettuno1821 annocongiunzione urano nettuno1993 anno
congiunzione Giove Saturnoannocongiunzione Giove Saturnoannocongiunzione Giove Saturnoannocongiunzione Giove Saturnoannocongiunzione Giove Saturnoanno
12851464164318021981
13061484166318212000
1325150418422020 sta uscendo?

La seconda è che le congiunzioni dei gioviani esterni con il Dalton stanno entrando nell’angolo dei warming. Quindi Eddy non potrà dare un grande disturbo.

Sotto il mio schema dello spostamento delle congiunzioni esterne tra Urano e Nettuno.

Ricordiamoci infatti, che il LOD terrestre dal 1900 è andato in forma molto positiva, quindi la Terra di base sta rallentando, anche se Eddy darà un impulso accelerativo, il LOD terrestre sarà di base forzato all’Optimum Climatico o Warming.

Nel grafico sotto, possiamo fare un confronto diretto con gli impulsi dell’accelerazione al LOD terrestre e gli eventi più freddi che hanno interessato il Mediterraneo e l’Europa in generale nel secolo precedente.

Se volessimo confrontare il grafico di Carl Smith, ripreso dallo studio di Geoff Sharp, con il LOD terrestre e i cicli solari, potremmo notare che:

Frecce verdi = disturbo al SIM solare, cicli solari deboli.

Frecce celesti = fase regolare cicli solari in crescita, sole non disturbato.

Frecce nere = minimo di Gleissberg, bassi cicli solari prolungati dalla doppia opposizione.

Linea gialla = LOD negativo.

Linea rossa = LOD positivo.

Adesso analizzeremo nel dettaglio gli indici atmosferici e la sincronia orbitale dei pianeti.

Iniziamo con l’ENSO (El Nino Southern Oscillation).

Se prendiamo metà ciclo orbitale di Urano (42 anni) e lo relazioniamo alla sua congiunzione con Nettuno 1994, noteremo che in questo lasso di tempo abbiamo avuto tutti gli eventi El Nino very strong degli ultimi anni.

(El Niño extra strong 1973/1982/1997/2015).

Se la rotazione terrestre si manterrà a questi livelli andremo incontro a maggiori eventi di ENSO- che forzeranno un raffreddamento globale. La riga gialla segnala il limite per avere un raffreddamento dell’Oceano Nord Atlantico, quindi un AMO-, si avrà un ciclo AMO/PDO simile a quello avuto nel 1840/1900.

Per le nostre osservazioni ci confronteremo con il grafico di Carl Smith e Geoff Sharp. 

Innanzitutto El Niño è modulato dalla congiunzione e opposizione tra Saturno e Giove. 

Ogni ansa del grafico di Geoff Sharp modula El Niño strong, quando la Terra si allinea a Marte. (diminuzione momento angolare terrestre, arresto).

Quando si affiancano Venere e Mercurio si crea un input alla Niña. (aumento momento angolare terrestre, accelerazione).

L’effetto di Marte e Venere però, sono secondari: essi modulano gli impulsi ma quando i gioviani forzano la dinamo solare il loro effetto viene vanificato o accentuato secondo il caso.

Ogni ansa del grafico di Sharp equivale ad un impulso d’arresto del LOD, quindi ad una forzatura di El Niño. 

Gli arresti più importanti sono modulati dalla congiunzione e opposizione tra Giove e Saturno e dai disturbi creati dal passaggio tra Urano e Nettuno. 

Nel grafico sopra, vengono messi in relazione gli eventi ENSO con le oscillazioni della massa solare, i cerchi rossi indicano che El Niño che verrà nel 2023 dovrebbe essere simile a quello del 57/58.

Avremo di base una Terra che sta ruotando molto più velocemente del passato, quindi un freno all’impulso che decelera, cioè El Niño più debole o neutro.

In questa foto mostro la relazione tra l’indice ENSO e le oscillazioni del SIM solare.

In questa tabella viene mostrata la relazione degli eventi ENSO e le posizioni dei gioviani.

DATAFASE ENSOPOSIZIONI PLANETARIE
1955/1957LA NINA
2/1957- 5/1959EL NINOCONGIUNZIONE GIOVE/SATURNO
6/1959-2/1963NEUTRO
3/1963-3/1964EL NINO
4/1964-3/1965LA NINA
4/1965-8/1966EL NINOPRIMO DISTURBO CICLO 20
9/1966-4/1968NEUTRO
6/1968-4/1970EL NINOOPPOSIZIONE GIOVE/ SATURNO
6/1970-2/1972LA NINA
3/1972-3/1973EL NINO SECONDO DISTURBO CICLO 20
4/1973-5/1976LA NINA
7/1976-12/1981NEUTRO
2/1982-7/1983EL NINOCONGIUNZIONE GIOVE/ SATURNO
8/1983-5/1986LA NINA
7/1986-3/1988EL NINOPRESA DI URANO A NETTUNO
4/1988-12/1989LA NINA
1/1990-4/1991NEUTRO
5/1991-5/1995EL NINOOPPOSIZIONE GIOVE/SATURNO
6/1995-3/1997LA NINA
4/1997-5/1998EL NINOPASSAGGIO DI URANO A NETTUNO
6/1998-12/2001LA NINA
1/2002-6/2005EL NINOCONGIUNZIONE GIOVE / SATURNO
7/2005-5/2006LA NINA
6/2006-2/2007EL NINO PRIMO DISTURBO CICLO 24
3/2007-4/2009LA NINA
6/2009-4/2010EL NINOOPPOSIZIONE GIOVE SATURNO
5/2010-4/2014LA NINA
5/2014-5/2016EL NINOSECONDO DISTURBO CICLO 24
6/2016-5/2018LA NINA
6/2018-4/2020EL NINOCONGIUNZIONE GIOVE/ SATURNO
5/2020-10/2022LA NINA

Nel grafico si nota come gli eventi di El Niño sono collegati all’oscillazione del SIM (Solar Interior Motion) solare. 

Nel grafico sotto si può vedere come gli stessi impulsi che la Terra riceve, li subisca anche il Sole. Il magnetogramma solare lo dimostra.

Sono impulsi veri e propri o quelli terrestri sono una conseguenza a quelli solari? 

Di fatto c’è che entrambi manifestano disturbi.

Gli eventi ENSO si possono vedere benissimo anche nel dettaglio del LOD terrestre dagli anni sessanta ad oggi.

Qui si vede bene il disturbo d’arresto al LOD, seguito da un impulso accelerativo che genera le successive Nine, notare come il disturbo degli anni 70 (El Niño 1972/73), cioè quello relativo al ciclo 20, dia un periodo accelerativo successivo di 5 anni, quindi più corto rispetto gli altri che verranno.

Qui si vede il disturbo d’arresto e poi accelerativo al LOD terrestre dovuto all’aggancio di Urano a Nettuno, (El Niño 1981/82), l’accelerazione successiva sarà di 10 anni circa.

.

Qui invece si vede il disturbo sempre al LOD (El Niño 1997/98) generato dal passaggio di Urano nei confronti di Nettuno. Questo movimento di ripresa e passaggio tra loro, creano degli impulsi che destabilizzano tutto l’equilibrio del sistema solare.

Questo è l’ultimo disturbo al LOD terrestre quello relativo al ciclo 24 del grafico di Sharp, (El Niño 2014/15), l’impulso accelerativo è quello che stiamo vivendo oggi che durerà minimo fino al 2027 e che sta riportando la Terra in LOD negativo. ATTENZIONE!!!!

Qui si vede bene il doppio disturbo (A,B) dovuto al passaggio tra Urano e Nettuno, che ha generato gli eventi, ma ha contribuito a forzare il LOD terrestre in accelerazione.

In questo grafico che rappresenta il LOD terrestre vedremo l’oscillazione dell’indice AMO che tratteremo più avanti.

Con le frecce gialle si vedono i 4 impulsi a carico dei gioviani che portano un’accelerazione di base al LOD terrestre. 

Questo grafico mostra anche gli impulsi che stanno generando El Niño strong in questi anni. 

Quindi parte del riscaldamento climatico attuale che viene spacciato per AGW. 

Si vede come nel ’73 c’è il primo impulso dato dal disturbo al ciclo solare 20.

La rotazione terrestre viene frenata e poi accelerata, ecco perché avremo El Niño strong seguito da una lunga serie La Niña. 

El Niño strong dell”82 e del ’97 sono modulati dal passaggio di Urano con Nettuno (A,B). 

Si vede sempre lo stop poi l’input accelerativo, che porta la lunga fase La Niña. 

Questa volta però il disturbo accelerativo è più lungo, 10 anni. 

El Niño strong del 2015 è stato generato dal disturbo primario, quello che stiamo vivendo oggi e che sta portando la Terra a un LOD negativo. 

Ricordiamoci che tutti i 4 disturbi stanno portando un LOD più veloce di base, fino ad oggi. 

In questa foto si vede meglio l’accelerazione del LOD terrestre dal 1970 ad oggi.

Adesso parleremo dell’indice PDO (Oscillazione Decennale del Pacifico) e dell’AMO (Oscillazione Decennale Dell’Atlantico).

In questa foto si  rappresenta l’input astrale dei due indici climatici.

Abbiamo un ciclo di 60 anni (AMO) dato dallo stesso punto orbitale in cui Giove e Saturno si uniscono (1960/2020).

Questo ciclo di 60 anni è diviso a sua volta da tre unioni tra i due che avvengono in posizioni orbitali diverse, queste unioni hanno un intervallo di tempo di 20 anni e cadenzeranno l’indice PDO.

Il ciclo AMO e PDO vengono monitorati dal 1855. L’AMO ha una fase di circa 60 anni (2 cicli di Saturno) che coincide con l’allineamento di Giove e Saturno (2020/1960/1900/1840).

Esso a sua volta è diviso da 2 cicli di 30 anni, (ciclo orbitale di Saturno) uno che porta un LOD più lento, quando Giove parte insieme a Saturno, l’altro più veloce, quando Giove parte in opposizione a Saturno.

Da notare che quando Giove anticipa Saturno la Terra decelera la sua rotazione, mentre quando esce dall’opposizione per riprendere Saturno accelera. Quindi avremo un ciclo lento con anticipo/posticipo/anticipo di Giove, uno più veloce con il posticipo/anticipo/posticipo di Giove sempre nei confronti di Saturno.

Il disturbo primario al SIM solare per opera dei gioviani esterni può portare il LOD terrestre in negativo, quindi avere una forzatura AMO+ ed un PDO-, ciò che è avvenuto nel ciclo dal 1840/1900.

Infatti, questo ciclo di 60 anni è stato caratterizzato da un AMO tutto positivo e un PDO tutto negativo (causa disturbo finale del Gran Minimi Dalton e ciclo di Gleissberg).

Si può capire come un PDO- ed un AMO+ abbia portato pure un ENSO negativo, quindi ad un raffreddamento globale.

INDICE AMO

INDICE PDO

Qui si vede lo schema AMO e PDO, ogni ciclo AMO comprende 3 fasi PDO (negativa, positiva, negativa), che segue le congiunzioni tra Giove e Saturno (20 anni).

Ogni ciclo di 60 anni comprende due cicli AMO, il primo negativo, il secondo positivo e tre cicli PDO che ripeteranno la sequenza, negativa/positiva/negativa.

La prima fase negativa del PDO, del 1900 è decentrata di 10 anni circa, causa minimo Gleissberg 1910, cioè quando abbiamo avuto l’opposizione fra tutti i quattro gioviani.

Mentre nel 1850 non c’è alternanza di fasi, perché il LOD negativo forza AMO+ e PDO-, quindi le fasi inverse, date da un LOD più lungo, verranno soppresse. 

Se osserviamo bene, nel 1900 il LOD terrestre ha subito un colpo d’arresto importante, siccome il PDO negativo viene forzato dall’accelerazione, avremo quel picco positivo che sposta tutta la prima fase negativa.

Nei grafici sopra, possiamo vedere come il LOD sopra i 2/ms forzi un raffreddamento del nord atlantico (AMO–) mentre il LOD sotto forzi un riscaldamento AMO+. Si vede bene come l’indice volesse virare nella sua fase negativa (freccia rossa), ma con l’accelerazione prodotta dal disturbo al ciclo 24, è stato forzato ancora al positivo con un magnitudo molto alto (riquadro giallo). 

Se si osserva, infatti, la linea nera e la si fa proseguire fino al 1623 avremo un AMO sempre in fase positiva ed un PDO in fase negativa, quindi, anche un ENSO negativo. 

Questo crea freddo, dato che sono ENSO e PDO- che modulano la temperatura sulla terra, in quanto l’Oceano Pacifico è di gran lunga più esteso dell’Atlantico.

Tuttavia l’Atlantico svolge un ruolo molto importante, soprattutto nell’emisfero boreale e specialmente sul comparto euroasiatico.

https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1029/2012GL052885

In questo articolo scientifico, si mette in evidenza l’oscillazione nel livello del mare globale di 60 anni, ciò potrebbe essere collegato a queste fluttuazioni dei gioviani interni.

Adesso esamineremo la QBO (Oscillazione Quasi Biennale) a 30 mb.

La QBO è un indice atmosferico stratosferico che riguarda la circolazione stratosferica nella fascia tropicale, può essere di segno negativo, quando i venti forzano la circolazione da est, mentre di segno positivo quando i venti spingono da ovest, senso zonale.

Dagli  studi di Isaac Held sappiamo che il LOD terrestre influenza pure la fascia discendente della cella di Hadley, in quanto un LOD più corto porta ad una contrazione della cella equatoriale, mentre un LOD più lungo porta ad una sua distensione.

L’espansione/contrazione della cella di Hadley modula anche l’ITCZ (inter convergenza della zona tropicale) e la fascia degli anticicloni termici permanenti sub tropicali.

Osserveremo come il rapporto tra Giove e Marte, moduli la QBO. Infatti questo ciclo biennale, rispecchia la congiunzione/opposizione tra i due. Solo la forzatura ENSO può sfasare questa sincronia, in quanto un ENSO- forzerà la fase negativa, mentre un ENSO+ quella positiva. 

Ora osservate le tabelle sotto. 

N.B. Dopo la forzatura ENSO+ del 2015 la QBO è stata forzata nuovamente alla sincronia, infatti, con una fase cortissima si è sincronizzata al moto planetario tra i due.

DATARAPPORTO GIOVE MARTEINTERVALLO TEMPO MESIDURATA CICLO MESI
1/1979opposizione
2/1980congiunzione13
4/1981opposizione1427
6/1982congiunzione14
5/1983opposizione1125
8/1984congiunzione15
10/1985opposizione1429
10/1986congiunzione12
1/1988opposizione1527
1/1989congiunzione12
4/11990opposizione1527
4/1991congiunzione12
5/1992opposizione1325
8/1993congiunzione15
8/1994opposizione1227
10/1995congiunzione14
11/1996opposizione1327
12/1997congiunzione13
3/1999opposizione1528
3/2000congiunzione12
5/2001opposizione1426
6/2002congiunzione13
7/2003opposizione1326
10/2004congiunzione15
11/2005opposizione1328
12/2006congiunzione13
1/2008opposizione1326
3/2009congiunzione14
5/2010opposizione1428
5/2011congiunzione12
8/2012opposizione1527
8/2013congiunzione12
10/2014opposizione1426
11/2015congiunzione13
1/2017opposizione1427
2/2018congiunzione13
2/2019opposizione1225
6/2021congiunzione16
7/2022opposizione1329
DATAFASE QBO IN MESIDURATA CICLO INTERO IN MESIEVENTI ENSO
4/197912 negativa
4/198014 positiva26 mesi
6/198115 neg
9/198210 pos25 mesiEL NINO
7/198319 negLA NINA
2/198515 pos34 mesi
6/198615 neg
9/198710 pos25 mesiEL NINO
7/198820 negLA NINA
3/199015 pos35 mesi
6/199115 neg
9/199212 pos27 mesi
9/199315 neg
12/199411 pos26 mesi
11/199515 neg
2/199712 pos27 mesiEL NINO
2/199811 negEL NINO
1/199916 pos27 mesi
5/200019 negLA NINA
12/200112 pos31 mesi
12/200214 neg
2/200411 pos25 mesi
1/200515 neg
4/200612 pos27 mesi
4/200711 neg
3/200815 pos26 mesi
6/200914 neg
8/201012 pos26 mesiEL NINO
8/201119 negLA NINA
3/201314 pos33 mesi
5/201413 negEL NINO
6/201524 pos37 mesiEL NINO
6/201717 negLA NINA
11/201814 pos31 mesi
1/20206 neg
7/202011 pos17 mesi
6/202113 neg
7/2022

Fine terza parte