Di Fiorentino Marco Lubelli – 6 Febbraio 2021
Come nel 1956 febbraio 2021 riscriverà la storia meteo?
Mentre scriviamo è in pubblicazione l’aggiornamento delle ore 12,00 del modello americano GFS, aggiornamento che, a grandi linee, conferma un prossimo importante raffreddamento del continente europeo con possibile interessamento della nostra Penisola. https://www.progettoscienze.com/blog/dallo-split-alla-frantumazione-del-vp-il-gelo-a-due-passi/ Attenzione, come vedremo diffusamente nell’articolo, non si tratterebbe di una irruzione fredda convenzionale, il condizionale è d’obbligo, anche se l’orizzonte temporale inizia ad essere discretamente affidabile, parliamo di 136 ore dall’innesco dell’azione fredda. Potremmo essere alle porte di un evento con tempi di ritorno secolari. Vediamo il perché andando ad analizzare le ultime grandi irruzioni fredde del secolo, per ognuna pubblicheremo la carta a 850 Hpa riferita all’Europa nel momento di massima azione del blocco gelido per determinarne l’ampiezza e l’entità confrontandolo, alla fine, con la carta prevista per il 13 febbraio 2021, corrispettivo del picco gelido europeo dell’evento 2021. Prima di iniziare occorre sottolineare che confronteremo la realtà del passato con una previsione a 180 ore, per cui, saranno carte da seguire nella loro reale evoluzione nei prossimi giorni. Ma, iniziamo.
1929 Luogo d’origine dell’azione fredda Siberia centrale-
Dopo 36 ore il nucleo gelido in retrogressione arriva sulle rive dell’adriatico. Incredibile la velocità con cui il Buran sospinge questo nucleo lontano diverse migliaia di chilometri verso l’Italia.
1956 Luogo d’origine dell’Irruzione Siberia occidentale
Il nucleo gelido che sconvolgerà il clima europeo del febbraio 1956 parte dalle pianure prospicienti il Mare di Barents. Dopo poco più di tre giorni questi sono gli effetti in Europa.
Notate la vastità dell’azione fredda, come vedremo, un unicum in questa carrellata, soprattutto notate l’isoterma +25° che abbraccia gran parte di Ucraina, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca.
1985 Luogo d’origine Siberia centrale
Un pezzo del vortice polare, stazionante sulla Siberia centrale si stacca il primo di gennaio retrogredendo verso occidente. Notate la vastità del nucleo ecco gli effetti 4 giorni dopo.
La traiettoria dell’irruzione molto più perpendicolare delle precedenti adagia un nucleo gelido sulle Alpi pronto ad irrompere dalla Valle del Rodano e dalla porta di Bora.
1996 Luogo d’origine Siberia occidentale
L’evento di Buran più occidentale della storia recente, luogo d’origine a pochi passi da Mosca. Ecco gli effetti sull’Europa sei giorni dopo.
2012 L’ultimo evento buranico di rilievo assoluto. Luogo d’origine Mongolia
L’evento buranico che ha origine più remota nella storia recente, praticamente sulla Mongolia. Ecco gli effetti sull’Europa 8 giorni dopo, a riprova delle remote origini delle masse d’aria che ci impiegano più di una settimana ad irrompere sull’Europa.
Il confronto tra i Burian
- 1929
- 1956
- 1985
- 1996
- 2012
Come è facile evincere il 2021 si posizionerebbe al terzo posto rispetto alla vastità del “sebatoio gelido” dopo il 1956 ed il 2012 ma al secondo come picchi di gelo con la -30°C sulla penisola balcanica come nel 1956, che, non a caso risulterebbe il più vicino all’evento 2021 che avrebbe origine in Siberia occidentale come l’evento del 1996 ma che dal punto di vista sinottico all’evento del 1956 si avvicina molto.
Guardate infine il confronto tra l’emisferica del 1956 e quella della previsione GFS-12 a 178 ore. Dicevamo poco più di un mese fa la particolare conformazione oblunga del VP eccola di nuovo dopo quasi settant’anni…
Fonte: Progetto Scienze