La crescita del ghiaccio marino artico risulta senza precedenti in questo autunno, e la crescita che ne risulta attualmente è la maggiore da almeno il 2004. Il grafico dell’Istituto Meteorologico Danese è la migliore fonte e la più attendibile per paragonare l’estensione del ghiaccio marino annuale – per il motivo che questo utilizza il dato sulla concentrazione del 30%, il più significativo, piuttosto che quello del 15%, utilizzato in altri grafici comunemente citati. La DMI consiglia espressamente di utilizzare questo grafico per un confronto con gli anni precedenti.

 

icecover_current (1)

http://ocean.dmi.dk/arctic/old_icecover.uk.php

 

Ma il nostro articolo questa sera si arricchisce di un altro particolare molto interessante e chiarificatore!

Come potete notare dai cerchi rossi nel grafico sopra, la crescita al 15 dicembre 2015 ha raggiunto le misurazioni del mese di gennaio, quindi possiamo affermare che la superficie di 9 milioni e 700 mila chilometri quadrati è stata raggiunta con molti giorni di anticipo rispetto allo scorso anno e non solo quello passato.

 

Ma leggiamo ora cosa afferma la DMI nella nota affianco al grafico del sito e cerchiamo di comprendere tale semplice spiegazione che l’ente meteorologico danese fornisce, rispondendo ad alcune critiche.

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I valori di estensione del ghiaccio sono calcolati sulla base dei dati del tipo di ghiaccio marino (OSISAF), dove le aree con concentrazioni superiori al 30% sono classificati come ghiaccio.

Tuttavia, l’area totale di ghiaccio stimato è sottovalutato a causa delle regioni costiere non classificate, e a causa delle difficoltà dei satelliti nel leggere i pixel misti tra terra e mare che confondono l’algoritmo del tipo di ghiaccio applicato. Nei valori di estensione del ghiaccio marino indicato, viene pertanto raccomandato l’utilizzo qualitativamente in relazione ai valori di estensioni del ghiaccio da altri anni indicati in figura.

Questo vuol dire che la concentrazione di ghiaccio del 30% è quella presa in considerazione e che quindi risulta certa, mentre risulta meno affidabile la concentrazione del 15% per i motivi appena descritti.

Da uno spunto di StevenGoddard 

Enzo
Attività Solare