Come nostra consuetudine negli ultimi mesi, visto il momento molto delicato che attraversa il SC 24 (Ciclo Solare), diamo uno sguardo alla situazione dell’ultimo aggiornamento del Polar Field (WSO), sui dati raccolti dal prestigioso Osservatorio di Wilcox, Solar Observatory, Stanford University in California, Stati Uniti, sulla situazione del Campo Magnetico Solare.

In questo ultimo aggiornamento segnaliamo la continua negatività dell’emisfero Nord che avanza di un punto e si attesta a -2Nf.
L’emisfero Sud avanza anch’egli, anche se in maniera molto lenta, e da -19Sf passa a -20Sf.

I dati quasi stabili di entrambi gli emisferi, hanno come peculiarità di rallentare a loro volta la media complessiva del Campo Magnetico, che si attesta a 9Avgf.

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Facendo alcuni paragoni, su cosa si intende per ciclo debole, osservando la numerazione del Polar Field, lo possiamo determinare riscontrandolo con i cicli del passato SC 21 – SC 22 – SC 23 con l’attuale SC 24. Sono passati più di 18 mesi da quando la polarità complessiva, cioè il dato Avgf (ultimo dato della colonna in rosso immagine qui sopra) ha invertito la polarità. In circa 18 mesi, il dato è avanzato di soltanto 9 punti Avgf. I cicli precedenti 21 – 22 – 23 dopo ben 18 mesi dall’inversione, avevano già rilevato ben altri dati.

Ciclo solare 21: Prendendo lo stesso periodo di 18 mesi, da quando si è effettuata l’inversione di polarità del ciclo, si può osservare come dal momento dell’inversione del dato al 21 gennaio 1980 con il dato di +1 Avgf, si arriva al 24/7/1981 con il Polar Field a -53 Avgf.

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Ciclo solare 22: Prendendo in considerazione sempre lo stesso periodo di 18 mesi, si può osservare, come anche in questo caso dal momento dell’inversione 28/01/1990 -0 Avgf, si arriva alla data del 22/07/1991, con il Polar Field a +48 Avgf.

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Ciclo solare 23: Anche in questo caso, analizzando sempre lo stesso periodo di 18 mesi, dal momento dell’inversione magnetica 15/02/2000 -0 Avgf, si arriva alla data del 28/08/2001, con il Polar Field a -45 Avgf.

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Quindi, riassumendo i dati estrapolati dalla tabella del Polar Field, ne escono questi risultati sconvolgenti!

SC21 -53 Avgf – SSN 157
SC22 +48 Avgf – SSN 154
SC23 -45 Avgf – SSN 110
SC24 +9  Avgf  – SSN 80 (momentaneo)

Analizzando i dati sull’andamento dei campi magnetici sopra elencati, questi ci dicono, senza ombra di dubbio, che fino a questo momento l’attuale SC 24 risulta molto più lento e debole dei precedenti cicli che lo hanno preceduto. Questi dati, risultano ai fini della ciclicità solare molto pesanti, dimostrando come la Dinamo Solare produca poca attività. Infatti, quello che si è scoperto dagli studi accademici, è che, quanto più debole risulta il ciclo solare, tanto più si allunga nel tempo.

Quindi, i cicli solari, più deboli e lunghi risultano, più si ha la probabilità di entrare in un minimo solare prolungato, che potrebbe durare per qualche decennio. Per completezza di informazione possiamo anche dire che la data di inizio del SC 24 è stato ufficializzato a gennaio del 2008. Il Solar Max di un normale ciclo, almeno degli ultimi, si manifesta in genere dopo circa 3,5 anni. Facendo due conti, dall’inizio del SC 24 sono passati ad oggi più di 80 mesi (il doppio del tempo che in genere impiega), e al momento non si ha ancora la data del Solar Max ufficiale, che comunque dovrebbe risultare nei prossimi mesi.

Se poi cerchiamo di trovare una data approssimativa alla conclusione di questo ciclo, possiamo ipotizzare la conclusione del medesimo almeno nel 2021/22, con una durata complessiva di circa 14/15 anni. Un ciclo che risulterebbe infinito!

Ma c’è di più, se analizziamo i dati a nostra disposizione e li raffrontiamo con i dati precedenti del Polar Field, da un punto di vista storico, ne possiamo dedurre che il prossimo SC 25 è destinato ad essere ancora molto più debole dell’attuale SC 24. Da un calcolo approssimativo, è possibile che il massimo del prossimo SC 25 possa non andare oltre i 25/30 SSN.
Se la previsione si avvicinerà alla realtà, il prossimo SC 25 risulterà mediamente di 1/3 inferiore all’attuale SC 24, che nello scorso mese di settembre è risultato per il momento, il massimo con 80,8 SSN (marzo 2014).

Nei precedenti articoli pubblicati qui sulle pagine di Attività Solare, ho sempre scritto di come la bassa attività solare, data principalmente dai 2 massimi ben distinti, in due periodi differenti (per questo motivo chiamati asimmetrici), abbia provocato una marcata debolezza dei due emisferi, non permettendo al GMF (Global Magnetic Field) di riorganizzarsi, di aumentare la resistenza dei Campi Magnetici Polari e di trasferirsi in modo rapido verso i poli, non ponendo così le condizioni per una conclusione nei tempi previsti per l’attuale SC 24!

Per inciso, ricordiamo che sono passati ben 7 mesi dalla controinversione dell’emisfero Nord, avvenuta il 21 febbraio 2014 (cosa mai avvenuta nella storia moderna della fisica solare), che ha permesso di riportare il Sole ad una fase monopolare, e cioè con i due poli magnetici negativi. Questa controinversione porterà probabilmente a dei risvolti pesanti al Campo Polare Magnetico, poiché indebolirà ulteriormente il Campo Magnetico Solare, con effetti già da questo SC 24, ma che saranno probabilmente più visibili dal prossimo SC 25 e che probabilmente ingloberà anche il successivo SC 26.

Questa dinamica che potrebbe attuarsi nei prossimi anni, avvalorerebbe la teoria degli scienziati russi Makarov e Tlatov, su una possibile reversione polare incompleta, proprio come sembra stia accadendo all’attuale ciclo, che da studi scientifici svolti negli ultimi anni dai due scienziati, se ne deduce una forte somiglianza con quello che potrebbe essere accadduto nel minimo di Maunder (1645.1715), uno dei più famosi quanto profondi minimi solari che l’uomo abbia mai conosciuto, mentre questo importante particolare non avvenne nei minimi di Dalton (1790-1830) e di Damon (1855-1910), completando regolarmente la loro fase temporale, anche se risultati molto deboli e prolungati negli anni.

Per concludere, il SC 24 sembra comportarsi veramente in maniera molto anomala rispetto alle precedenti transizioni di Ciclo, ecco perchè a mio avviso i metodi deterministici hanno faticato molto, non riuscendo ad inquadrarne la vera forza e durata del SC 24.

http://wso.stanford.edu/Polar.html

ENZO
ATTIVITA’ SOLARE