Tante volte abbiamo affrontato questo argomento. Penso sia il fattore climatico più importante per l’intero emisfero boreale… ed è bene capirne le dinamiche nel medio lungo termine.

Gulf-Stream

La Corrente del Golfo (Gulf Stream) fa parte di un complesso sistema circolatorio. L’acqua calda e salata scorre in superficie, dalle zone più calde e salate a latitudine inferiore (zona tropicale ed equatoriale), verso le zone più fredde e meno salate delle latitudini più elevate (cioè verso il Polo).
Il grande “nastro trasportatore”, che di fatto muove una quantità di energia semplicemente enorme, man mano che avanza lungo il suo percorso cede energia sia alle aque circostanti, sia all’atmosfera che la sovrasta… umidificandola e riscaldandola… determinando il clima locale e quindi le condizioni meteo.
In alcune zone specifiche del pianeta, che si pensava fossero fisse ma in realtà variano continuamente, il flusso superficiale di acqua calda e salta si inabissa… Questo avviene quando la sua energia è ormai simile a quella delle acque circostanti… pertanto non ha più la forza necessaria per avanzare.
Scendendo in profondità l’acqua si raffredda… e comincia un percorso che la riporterà verso sud, dove tornerà in superfice riacquistando calore e ricominciando il viaggio verso nord.

Thermohaline

In molti hanno sempre dato per scontato che la Corrente del Golfo, il principale “componente” di tutte le circolazioni atlantiche, fosse più o meno costante, variando in modo più o meno evidente a seconda delle stagioni. In realtà non è così!

Con il passare dei millenni, il sistema di circolazione oceanica del Nord Atlantico, bilancia in qualche modo l’estensione dei ghiacci.
Quando questi aumentano, la circolazione diminuisce e si abbassa di latitudine, quando i ghiacci aumentano, la circolazione aumenta salendo di latitudine.
Il problema nasce nel momento in cui si ha il “passaggio” da una situazione (diminuzione dei ghiacci) all’altra (crescita dei ghiacci).
Il passaggio è spesso doloroso e come tutte le transizioni, determina variazioni notevoli del clima locale, specialmente di quello europeo…

Il perché si ha questo “passaggio” è semplice: i ghiacci, sciogliendosi, provocano l’immissione di enormi quantità di acqua dolce e fredda negli ocenai.  E questo provoca il raffreddamento delle acque superficiali le quali, a loro volta, rallentano e ostacolano l’avanzata del flusso di acqua calda e salata proveniente dalle basse latitudini

Chi è nato prima, l’uovo o la gallina?
Ovvero…: chi è nato prima, il sistema circolatorio o la calotta glaciale artica?

Di fatto sono nati entrambi contemporaneamente e dipendono fortemente l’uno dall’altro.
Ma mentre la velocità di decrescita dei ghiacci artici è lenta… quella di ricrescita è estremamente veloce.
Come più volte evidenziato nei miei interventi, la velocità di raffreddamento è 4 volte più veloce rispetto a quella di riscaldamento… a parità di differenza di temperatura.
Pertanto… mentre la Corrente del Golfo (e quindi tutto il sistema circolatorio, specialemtne la componente Nord Atlantica) impiegano millenni per raggiungere Capo Nord, il rallentamento di tali componnti è estremamente veloce.

Guardiamo un po di mappe del passato:

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13 ottobre 2012, esattamente due anni fa. L’oceano Atlantico era enormemente più caldo rispetto ad oggi…

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10 dicembre 2013… Gran parte dell’estremo nord america, è tutto freddo. Sappiamo tutti cos’è successo… La causa? Anche le anomalie positive a largo degli stati del nord-est degli USA.

Durante l’inverno 2013-2014, il nord est del continente americano è stato abbondantemente coperto di neve e ghiaccio. Con l’arrivo della primavera quest’enorme copertura nevosa si è sciolta e l’acqua fredda si è riversata nell’Atlantico, in gran parte, attraverso il fiume San Lorenzo.
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Nell’immagine di cui sopra, relativa al 5 giugno 2014, è evidente l’enorme raffreddamento dell’Oceano Atlantico provocato dalle acque del S.Lorenzo. Ma è anche evidente il percorso, o parte di esso, della Corrente del Golfo… che sale lungo le coste della Florida per arrivare a largo del New Jersey. Poi la battuta d’arresto!!!!

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E purtroppo, in questi giorni, stiamo assistendo alle conseguenze di quelle temperature gelide di USA e Canada, ovvero un veloce e persistente raffredamento di gran parte del nord Atlantico.

—–> NOTATE BENE: negli ultimi mesi il sistema Unisys è stato modificato. La scala dei colori è nettamente differente stranamente più estesa. Resta evidente però il raffreddamento dell’Oceano Atlantico <——-

COSA ASPETTARCI NELL’IMMEDIATO FUTURO?

Sappiamo che nel Nord America si aspettano un inverno simile, se non addirittura peggiore, rispetto a quello dello scorso anno.
Dalle mappe di cui sopra è evidente che già quell’evento (che in molti frettolosamente affermarono essere assolutamente “isolato”, “unico”, “difficilmente ripetibile”), comporterà conseguenze negative nell’inverno di quest’anno, 2014-2015, qui da noi.
Una sorta di “rimballo” tra nuovo e vecchio continente. Ciò che avviene lì da loro in un anno, si ripeterà in modo analogo dalle nostre parti.
Ma è realmente così?
L’Europa è stretta ora tra 2 fuochi…

Ad EST abbiamo la Siberia che produce venti gelidi e retrogressioni da paura che trasportano il freddo fin qui in Italia.
Ad Ovest abbiamo il Nord America, che si sta raffreddando sempre più e che produce freddo.
Certo… il freddo che si genera nel Nord America non arriva mai da noi in Europa… ma provoca il raffreddamento dell’Oceano Atlantico, come evidenziato nelle immagini di cui sopra, e un Atlantico freddo permette alle correnti artiche di scendere alle basse latitudini con maggior facilità!

Inverni sempre più freddi e rigidi?
Al momento è questa la tendenza!
Anche perché, nonostante il raffreddamento generale, il Mar Mediterraneo si mantiene ancora tra i più caldi al mondo (ma non durerà all’infinito).
Questo permetterà all’Anticiclone delle Azzorre di spostarsi verso di esso e mitigare le condizioni meteo sul “bel paese” (oppure provocando eventi meteo estremi)!

È bene notare che anche nell’ultima immagine postata sopra, relativa al giorno 8 ottobre 2014, è visibile parte del percorso della Corrente del Golfo.

Il percorso raggiunge comunque i 50° Ovest di longitudine… ma la portata sembra essere estremamente ridotta rispetto agli anni passati.

L’inverno 2014-2015 quindi sarà quello di svolta per il clima dell’intero emisfero boreale, come già ampiamente pronosticato dagli scienziati russi… i quali, a differenza dei loro colleghi americani ed europei, non hanno mai negato l’evidenza e non si sono mai abbassati alle bassezze relative ad un Riscaldamento Globale che ci avrebbe “arrostiti” tutti!

Monitoriamo… ci sarà da imparare tante cose, E non solo a livello meteo-climatico!

A presto

Bernardo