FREDDOFILI.IT: L’andamento delle temperature dell’Atlantico Settentrionale, come oramai sappiamo, sono influenzate dal ciclo periodico dell’AMO, Oscillazione nord atlantica, che vede un’alternanza di aumenti e diminuzioni della temperatura oceanica nell’arco di parecchi decenni.

Si è sostenuto che il mancato riscaldamento globale degli ultimi 17 anni sia dovuto ad un assorbimento da parte degli Oceani del surplus di calore generato dalla CO2, e questo avrebbe stabilizzato, per il momento, le temperature atmosferiche, in attesa che questo calore venga liberato innalzandole pesantemente.

In particolare si è sostenuto che sia l’Atlantico Settentrionale ad assorbire gran parte di questo surplus termico.

In realtà, il grafico sottostante, che mostra le temperature fino a 700 metri di profondità sull’Atlantico Settentrionale tra 45° e 60°N di latitudine, e 60° e 10° W di longitudine, mostra una netta diminuzione delle temperature negli ultimi dieci anni, dopo un picco nel 2005.

Tali temperature si stanno riportando piano piano ai valori negativi degli anni compresi tra il 1970 ed il 1995.

E’ forse questo il motivo per il quale i ghiacci dell’Artico stanno recuperando le loro posizioni perdute da diversi anni…

Resta, dunque, il “mistero” del surplus di calore scomparso, visto che al momento non ci sono teorie attendibili che ne spieghino la sparizione negli ultimi 17 anni, periodo nel quale si è avuto un grande aumento della quantità di gas serra.

16 set 14 las555

Fonte Web: http://freddofili.it/20/09/2014/crolla-il-contenuto-di-calore-dellatlantico-settentrionale/