Osserviamo attentamente le seguenti immagini.

 

 

Le immagini sopra, mostrano le anomalie di temperatura di anni senza estate in Europa, il 1587 e 1816. Si evidenziano alcuni elementi importanti; le anomalie negative maggiori si concentrano tra Gran Bretagna, Scandinavia, Paesi Bassi Francia e Germania. Al contrario, la fascia dell’Europa Orientale , dai Balcani alla Russia presenta anomalie positive, con temperature quindi più alte del normale. Insomma, mentre in Europa occidentale l’estate non si è vista, con gelate e nevicate fino al piano addirittura in luglio ed agosto, sul versante piu Orientale del Continente si è avuta un’estate calda. Inoltre, se andiamo ad analizzare l’ultimo periodo glaciale, noteremo che mentre la Scandinavia, la Gran Bretagna e le coste settentrionali di Germania, Benelux e Francia erano inglobate dalla calotta polare , la Russia ne rimaneva fuori; addirittura  la Siberia viveva un clima più mite e piovoso dell’attuale, con una vegetazione fiorente. Questo ci suggerisce che le disposizioni del jet stream sono determinanti. In particolare, durante i raffreddamenti climatici, (per motivi anche legati a spostamenti del campo magnetico) il lobo del vortice polare che di solito staziona sulla Siberia, prende sede sul Nord Europa, lasciando la Russia esposta a perduranti venti tiepidi da sud-ovest, i quali si caricano d’umidità sul Mar Mediterraneo e poi nuovamente passando sul Mar Caspio e Mar Nero. Così, mentre le regioni settentrionali d’Europa sono investite da continue precipitazioni nevose, perfino in estate, la Siberia vede un clima benevolo, con precipitazioni regolari, a tratti abbondanti. Lo stesso per quanto riguarda regioni aride come il Kazakistan e l’Asia centrale. Tuttavia, l’ingente incremento di precipitazioni comporta un notevole aumento della portata dei fiumi Ob ed Enisej, i quali attraversano il bassopiano siberiano , già di per sè zona paludosa e soggetta ad inondazioni . L’incremento della portata d’acqua di questi due grandi fiumi , insieme all’azione di tappo creata alla foce dal mancato scioglimento della calotta polare in estate , determinano il totale allagamento del bassopiano siberiano con formazione di un vasto lago o più propriamente mare interno.  Durante l’ultimo massimo glaciale esso arrivò quasi a congiungersi con il Mar Caspio .

Concludendo, in tale articolo voglio sottolineare le stranezze del clima e di come esso sia estremamente dinamico, capace addirittura di cambiare la morfologia di intere nazioni. Eventi all’apparenza impensabili come il riscaldamento della Siberia nelle fasi di raffreddamento climatici, in antitesi ad un Europa settentrionale inglobata dai ghiacci artici, sono fenomeni probabili e reali.

Tuttavia nessuno o quasi ci pensa 😉

 

Alessio G.