Di Teo Blašković – 28 Novembre 2023
L’Europa orientale è ancora alle prese con le conseguenze della tempesta Bettina, una forte tempesta di neve che si è rapidamente intensificata sul Mar Nero e ha colpito la regione il 26 e 27 novembre 2023. L’Ucraina ha riportato vittime significative, con almeno cinque morti e 19 feriti nella regione di Odessa. La tempesta non solo ha sconvolto la vita in Ucraina, ma ha anche inflitto danni e causato vittime nei paesi vicini come Moldavia, Romania, Bulgaria, Turchia e Russia.
- Il numero totale di vittime nelle regioni colpite a causa della tempesta Bettina è di 14, nel primo mattino del 28 novembre. Ciò include 5 in Ucraina, 4 in Moldavia, 2 in Bulgaria, 2 in Turchia, 2 in Russia e 1 decesso confermato per l’incidente della nave cargo vicino a Lesbo. Continuano le ricerche di 12 marinai dispersi in Grecia.
- Dei 14 membri dell’equipaggio della nave da carico affondata vicino a Lesbo, uno è stato salvato da un elicottero della Marina ellenica, mentre i restanti 13 sono in corso un’operazione di ricerca.
- Questa è la 12a tempesta nominata della stagione europea delle tempeste di vento 2023/24, la nona stagione della denominazione delle tempeste di vento europee. La stagione è iniziata il 1° settembre e durerà fino al 31 agosto 2024.
L’impatto devastante della tempesta Bettina si è fatto sentire in diversi paesi dell’Europa orientale, in particolare nella regione del Mar Nero, lasciando una scia di distruzione, vittime e disagi diffusi.
In Ucraina, la regione meridionale di Odessa ha subito il peso maggiore della tempesta, con il presidente Volodymyr Zelensky che ha confermato almeno 5 decessi e 19 feriti. La tempesta, caratterizzata da forti nevicate e forti venti, ha provocato cumuli di neve che hanno raggiunto i 2 metri di altezza. L’intensità della tempesta ha provocato notevoli interruzioni del traffico e ampie interruzioni di corrente in 17 regioni, colpendo oltre 1500 insediamenti. Il ministero dell’Energia del Paese ha riferito che le reti elettriche hanno subito danni considerevoli a causa dei forti venti, lasciando senza energia gran parte del centro di Kiev, così come le regioni meridionali di Odessa e Mykolaiv. Inizialmente, 40.000 case nella regione di Kiev sono state colpite, con più di 15.000 ancora senza elettricità.
Anche la Moldavia ha dovuto affrontare gravi conseguenze a causa della tempesta, con 10 feriti e 4 morti. Tra i morti ci sono persone che hanno ceduto all’ipotermia: due sono state trovate in un’auto nell’est e un’altra fuori dalla capitale. Un tragico incidente stradale, attribuito alle condizioni insidiose, è costato la vita a un uomo di 40 anni.
In Bulgaria, l’impatto della tempesta è stato segnato da incidenti stradali, che hanno provocato almeno 2 morti e 36 feriti nell’arco di 24 ore. Le autorità bulgare hanno segnalato questi incidenti in mezzo alle difficili condizioni meteorologiche causate dalla tempesta.
In Turchia, la tempesta Bettina ha causato 2 vittime a Izmir: un uomo di 62 anni a Konya dopo che la sua auto è stata spazzata via da un’alluvione improvvisa e un uomo di 58 anni che è deceduto a causa del crollo di un muro mentre lavorava in un cantiere a Sinop.
La penisola russa di Crimea ha subito venti da uragano, raggiungendo i 144 km/h, accompagnati da una significativa ondata di marea. Queste condizioni meteorologiche estreme hanno portato al trasferimento di circa 350 persone in strutture più sicure, a gravi inondazioni che hanno avuto un impatto sulle strade principali e all’interruzione dell’approvvigionamento idrico in diverse comunità.
Lo stesso giorno, Mosca ha subito quella che i meteorologi hanno definito la “bufera di neve nera”, un termine solitamente riservato ai modelli meteorologici rigidi nell’estremo nord della Russia, caratterizzato da fiocchi di neve che volano ad altezza del suolo e limitano significativamente la visibilità.
Questo insolito evento è iniziato durante la notte e ha portato forti nevicate nella capitale russa, riducendo drasticamente la visibilità a circa 100 metri e creando condizioni pericolose sia per i residenti che per i pendolari di Mosca.
Il centro meteorologico FOBOS ha riferito che le nevicate, iniziate domenica, si sono intensificate rapidamente. Nel giro di poche ore, la città ha registrato il 35% delle precipitazioni medie mensili. Roman Vilfand, capo del Centro idrometeorologico russo, ha sottolineato la gravità della situazione, osservando che Mosca potrebbe assistere a una delle nevicate di novembre più pesanti degli ultimi decenni. L’ultima volta che Mosca ha avuto condizioni meteorologiche così estreme è stato più di quattro decenni fa, come riportato da Channel One, rendendo questo evento particolarmente degno di nota.
Inoltre, una tragedia marittima si è verificata al largo della costa di Lesbo, in Grecia, dove una nave da carico è affondata in mezzo alle condizioni della tempesta. L’Associated Press ha riferito di un decesso confermato e di 12 persone scomparse. Secondo quanto riferito, la nave, che viaggiava dall’Egitto a Istanbul, ha imbarcato acqua, portando all’affondamento. I funzionari della guardia costiera greca hanno sottolineato le difficoltà nelle operazioni di soccorso a causa delle condizioni del mare agitato.
Gli impatti della tempesta si sono fatti sentire fino alla Croazia meridionale, dove un calo significativo delle temperature accompagnato da nevicate la mattina del 27 novembre ha provocato un diffuso caos del traffico.
I meteorologi hanno emesso avvisi per condizioni meteorologiche più avverse, prevedendo che neve e pioggia continueranno in tutta la regione martedì 28 novembre.
Fonte : The Watchers