Attività Solare nei propri articoli , supportati dalla scienza di qualità, ha sempre affermato che un prolungato minimo solare porta ad una modifica della circolazione a livello globale. Nello specifico, quando rallenta l’attività solare i due emisferi subiscono un rallentamento della corrente a getto, quindi a risalite di aria calda verso nord. Di contro avviene che l’aria fredda scende alle basse latitudini. Accade quindi che l’Artico si riscalda durante questo periodo di raffreddamento, altrimenti diverrebbe “globale”. Ma questo cosiddetto “caldo” per l’Artico risulta comunque ben al di sotto dello zero, quindi non vi è alcuna significativa perdita di ghiaccio marino, e poiché aria più calda sale alle latitudini più settentrionali, il freddo polare che di risposta si sposta più a sud raffredda le latitudini inferiori.
È così che iniziano le ere glaciali.
Ora, guardando al prossimo futuro, ne possiamo vedere un esempio nel prossimo fine settimana nelle immagini sotto).
Nel frattempo, mentre l’MSM sventola ai quattro venti un Artico che si riscalda di fronte al mondo intero a causa – secondo loro dell’AGW – quello che non riescono a divulgare, proprio non gli riesce, e come accennato sopra, è che tutto quel freddo polare non svanisce nel nulla ma più semplicemente viene dirottato verso sud sulla dorsale del flusso a getto indotto dalla bassa attività solare:
Un esempio di ciò che abbiamo detto poco sopra, è la previsione con un freddo già presente, che in questo fine settimana si intensificherà ulteriormente, in particolare in tutta l’Asia orientale, dove la partenza della temperatura di circa 20 ° C al di sotto della media del periodo, inghiottiranno una parte incredibilmente ampia del continente:
Queste temperature previste sono la definizione di estremo e si dimostreranno senza dubbio da record, dirompenti e persino mortali dove certamente ne sentiremo parlare nelle prossime settimane.
La bassa temperatura media di dicembre a Yakutsk, in Russia, ad esempio, è di -40,4 ° C, e nei prossimi giorni scenderà di 20 ° C al di sotto della media classificandosi come una delle letture più fredde mai registrate nell’emisfero settentrionale (con il più freddo mai visto 69,6 ° C nel dicembre 1991, segnalato presso la stazione di Klinck, in Groenlandia. Tutto questo durante l’apice dello spaventoso riscaldamento globale).
In ultimo ma non per questo meno importante, pubblichiamo il grafico delle temperature a 2m dell’emisfero nord (colore rosso) previste dal modello NCEP GFS valide per il 18 dicembre 2020 che mostrano un clamoroso calo di circa 1°C.
Il tempo è galantuomo e noi attendiamo che mostri la sua galanteria in un prossimo futuro.