Per cominciare, parliamo della ciclicità con cui avviene l’allineamento di tutti i pianeti del Sistema Solare.
Tale evento avviene in media ogni 200 anni circa; di conseguenza, al contrario di quanto si possa pensare, non è un fenomeno particolarmente raro. Gli ultimi allineamenti di tutti i pianeti si sono avuti nei seguenti anni: 1307, 1666, 1817, 1982. In tali anni non si sono avute particolari eruzioni vulcaniche o terremoti. Tuttavia si può ipotizzare come ciascun allineamento abbia determinato la nascita di nuovi cicli di attività solare.
A partire dal 1307 circa, nuovo allineamento, inizia un ciclo di attività solare molto bassa; essa sarà la causa principale della crisi del ‘300. Nel 1666 ci si trova alle soglie del minimo di Maunder; poco dopo il 1817, inizia una lunga fase di attività solare molto elevata, i cui apici saranno toccati alla fine dell’800 (evento Carrington) e alla metà del XX secolo. Dopo il 1982, l’attività solare vede un graduale declino.
Va sottolineato come le diverse disposizioni dei pianeti intorno al Sole vadano ad interagire con la radiazione emessa dalla nostra Stella, modulandola. Il prossimo allineamento ci sarà nel 2161; quindi, fino a tale data, possiamo aspettarci un Sole dormiente. Cosa che trova riscontro nelle previsioni dei principali centri di ricerca mondiali, prospettando un periodo con scarsa presenza di macchie solari all’incirca per i prossimi 150 anni. Poi, probabilmente, da lì inizierà un nuovo ciclo…
Di seguito, riguardo ai possibili effetti di eclissi, allineamenti e congiunzioni, riporto gli eventi più significativi avutisi in alcuni particolari anni, scoprendo come anni distanti tra loro abbiano alcuni fattori in comune: della serie, i fatti contano più delle parole…
Il 2005 vide un particolare allineamento tra i pianeti del sistema solare (un allineamento simile lo abbiamo avuto quest’anno, 2017, in gennaio, ma senza Plutone e con angolazione ed ellitticità diverse). Il magnetismo alterato di quell’anno probabilmente fu dovuto anche a questa congiunzione planetaria. Anche nel 2012 abbiamo avuto rari allineamenti tra i pianeti del sistema solare.
I mesi di gennaio e prima parte di febbraio del 2010 videro un campo magnetico molto disturbato e l’Europa vide ondate di freddo a ripetizione, che culminarono nella neve a Roma il 12 febbraio e l’eruzione del vulcano islandese in primavera.
Lo stesso accadde nel dicembre 2004 e gennaio 2005, in cui in presenza di un campo magnetico estremamente disturbato, si ebbe il terremoto di magnitudo 9.1 a Sumatra con annesso Tsunami e spostamento dell’asse terrestre. Dal 15 gennaio 2005 al 15 marzo l’Europa visse due mesi di gelo continuato.
Il 2012, oltre al freddo, vide un ‘estate molto calda, i ghiacci polari raggiunsero un minimo considerevole. Intorno al 23 luglio 2012 un eccezionale tempesta solare ci ha sfiorato; avesse impattato sulla Terra avremmo avuto vasti black-out, l’abbiamo scampata per un pelo.
Ricordiamo nel 2005 l’uragano Katrina e Wilma; nel 2012 l’uragano Sandy; nel 2017 Harvey, (il quale ha “attaccato” le coste texane proprio 5 giorni dopo l’eclissi totale di Sole del 21 agosto) e Irma.
Perché ho tenuto conto di questi anni?
Sono anni diversi tra loro, il 2012 ad esempio, vedeva il picco dell’attuale ciclo solare, il 2010 il minimo del precedente, il 2005 un’attività solare a metà strada tra i due. Tutti questi anni però hanno in comune un campo magnetico molto disturbato, ma con livelli di radiazione solare diversi.
Cosa voglio dire?
Intanto i periodi di attività solare bassa comportano di per sé un campo magnetico più disturbato e debole; tuttavia bisogna tener conto di come si allineano i pianeti e con quale angolazione, di eventuali eclissi totali di Sole e Luna; ricordando che: a seconda di come si dispongono i Pianeti nel Sistema Solare, viene modulata l’attività del Sole; attraverso una forte pressione gravitazionale interferiscono sulle maree terrestri e quindi sulla circolazione atmosferica, stressando inoltre le placche litosferiche. La stessa pressione gravitazionale va a incidere sul campo magnetico, squilibrandolo, potendo determinare a sua volta scompensi geologici e meteorologici.
E se si osserva bene il 2005, 2012 e 2017 hanno avuto configurazioni planetarie simili, e quest’anno si sta avendo un picco sia di eventi meteo estremi, sia di terremoti.
2012, annus horribilis per i terremoti: probabili cause
Ripercorriamo velocemente gli eventi geologici più significativi del 2012.
Ricapitolando i grandi eventi sismici in relazione alle dinamiche astronomiche troviamo: la M8.6 a Sumatra del 11/04/2012, un M7.3 e due M7.6, rispettivamente in El Salvador, Filippine e Costarica.
Significativi rilasci energetici che vedono, come principale causa scatenante, dinamiche di natura solare, rispetto a fenomenologia di natura gravitazionale mareale o planetaria.
Viceversa, troviamo eventi, come la M7.6 in Messico del 20/03/2012 (in corrispondenza di un equinozio, statisticamente il periodo con il campo magnetico più disturbato; il sisma di Fukushima con tsunami del 2011 si ebbe in tal periodo ad esempio) che si colloca all’entrata di una fase di luna nuova con il contemporaneo passaggio di Mercurio, o il grande sciame sismico in Emilia iniziato il 20/05/2012 che pure si trova a due passi da una rara dinamica astronomica: entrata in Luna Nuova (21), entrata in allineamento (Transito) Sole-Venere-Terra, il Transito di Venere del 05/06/2012. Poi troviamo anche la M7.7 in Kamchatka, del 14/08/2012, con l’allineamento planetario Terra-Marte-Saturno. Il 3 dicembre 2012 ci fu un fenomeno astronomico estremamente suggestivo, l’allineamento planetario di Mercurio, Venere e Saturno con le Piramidi di Giza, la prima volta dopo 2737 anni. Anche nel 2005 ci fu un tale evento, tuttavia i Pianeti non si allinearono con le piramidi.
Per le conclusioni ed ulteriori approfondimenti, vi aspetto alla seconda parte dell’articolo.