Di The Watchers  – 14 Settembre 2018

Enormi quantità di gas vulcanico provenienti dal vulcano Katla almeno dall’ottobre 2016, hanno portato i ricercatori a credere che questo enorme vulcano sotto il ghiacciaio Mýrdalsjökull in Islanda stia caricando una nuova eruzione. L’ultima eruzione conosciuta di questo vulcano avvenne nel 1918 (VEI 4). Storicamente erutta una volta ogni 40-80 anni, rendendolo così statisticamente in ritardo per una prossima nuova eruzione.

Evgenia Ilyinskaya, vulcanologa dell’Università di Leeds, e membro del gruppo di scienziati che ha rilevato il gas del Katla, ha dichiarato che la scoperta di enormi quantità di gas è stata una inaspettata sorpresa. Un’alta concentrazione di anidride carbonica sta uscendo dal vulcano islandese e non vi è alcuna attività simile in altre aree vulcaniche nelle vicinanze, ha riferito.

“Vediamo circa 20 kilotoni di anidride carbonica uscire al giorno, il che è una quantità sorprendente”, ha detto Ilyinskaya a RÚV. “È altamente improbabile che queste emissioni possano essere prodotte dall’attività geotermica e deve esserci anche un accumulo di magma per rilasciare questa quantità di gas”.

“Abbiamo misurato per due anni di fila. Abbiamo misurato a ottobre 2016 e ottobre 2017, ma vorremmo fare ulteriori ricerche. Dobbiamo sapere se i gas sono costanti in una proporzione così grande o se è aumentato negli ultimi periodi. Sappiamo che, in altre aree vulcaniche del mondo, ad esempio, nelle Hawaii e in Alaska, la fuoriuscita di gas aumentano di settimane o addirittura anni prima di un’eruzione. È chiaro che dobbiamo continuare a monitorare il vulcano Katla”.

“Questo è un chiaro segnale che dobbiamo tenere d’occhio il Katla, infatti non è tranquillo, e questi risultati confermano che sta succedendo qualcosa”.

Riassunto geologico

Il vulcano Katla, situato vicino all’estremità meridionale della zona vulcanica orientale dell’Islanda, è nascosto sotto la calotta glaciale del Myrdalsjökull. Il vulcano subglaciale basaltico-ritolitico è uno dei più attivi d’Islanda ed è un frequente produttore di jökulhlaups dannosi o di alluvioni da ghiacciaio.

Una grande caldera subglaciale di 10 x 14 km (6.2 – 8.7 miglia) con un asse lungo in direzione NW-SE ha una profondità massima di 750 m (2.500 piedi). Il suo punto più alto raggiunge 1.380 m (4.199 piedi) e tre grandi ghiacciai di sbocco hanno aperto il bordo.

Sebbene la maggior parte delle eruzioni storiche siano avvenute da fessure all’interno della caldera, il sistema di fessure Eldgjá, che si estende per circa 60 km (37 miglia) a nord-ovest dall’attuale margine del ghiaccio verso il vulcano Grímsvötn, è stato all’origine di importanti eruzioni dell’Olocene.

Un’eruzione dal sistema di fessure di Eldgjá verso il 934 dC produsse un flusso di lava voluminoso di circa 18 km3 (4,33 mi3), uno dei flussi di lava dell’olocene più grandi al mondo.

Il Katla è stata la fonte di frequenti esplosioni subglaciali basaltiche esplosive che sono state tra i maggiori produttori di tephra in Islanda durante il periodo storico e ha anche prodotto numerose esplosioni dacitiche esplosive durante l’Olocene. (GVP)

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