Di Alessio D.G. – Giovedì 9 Maggio 2024

Apro questo post sottolineando come il vulcano Ruang abbia iniziato l’eruzione in data 17 aprile, proprio nella finestra temporale da me prevista come potete verificare nel link qui.

Tale vulcano indonesiano ha poi ulteriormente incrementato l’eruzione in data 30 aprile, sviluppando una colonna di cenere alta 23 km, arrivando così in stratosfera.
Notevoli i danni alle colture e alle abitazioni (ben 12.000 persone in fuga), con in vigore un’allerta tsunami moderato in caso di esplosione definitiva del cono nei prossimi giorni/settimane. Proprio per il fatto che l’eruzione con relativa immissione di cenere e solfati in atmosfera sta continuando, gli studiosi che la monitorano stanno pensando di riclassificarla come VEI 5, in aumento rispetto al VEI 4 iniziale.

Da ciò stanno partendo gli interrogativi su un eventuale effetto sul clima. Quel che posso dire è che la cenere ed i solfati hanno penetrato in stratosfera e sono stati agganciati dai venti stratosferici, quindi una modesta ripercussione sul clima si potrà verificare. In particolare, l’ipotesi più probabile, è di un abbassamento di qualche decimo di grado della temperatura nell’emisfero australe nei prossimi mesi; inoltre appare concreto come l’eruzione, vista la posizione geografica, determinerà un indebolimento dei monsoni asiatici e degli alisei in generale. Al momento tali effetti non si annunciano marcati, ma avranno comunque ripercussioni sulla produzione agricola di tali zone entro la fine dell’anno, determinandone una riduzione fino al 10-15%.

Per quanto riguarda eventuali effetti indiretti sul clima europeo, in generale monsoni più deboli comportano una minore ingerenza degli anticicloni subtropicali; il rallentamento degli alisei invece una tendenza a maggiori ondulazioni meridiane della corrente a getto (clima più fresco ed instabile).
Se gli effetti sui monsoni si potranno vedere già entro la fine dell’estate, per quanto riguarda il clima europeo le ripercussioni sulle correnti atmosferiche non si vedranno prima dell’inverno. Come ovvio che sia, molto dipenderà se l’eruzione continuerà o meno, e con che entità. Da aggiornarci quindi.