Pubblicato: Sabato, 05 September 2015 19:25

Scritto da Davide Allegri ilfatto24ore.it

Rinvenimento eccezionale sulle pendici dell’Ortles presso la Punta dei Re sul Gran Zebrù. Il ghiacciaio ha restituito, pressoché intatta, una baracca delle truppe austriache costruita nella primavera del 1917 dotata di rifugi nel ghiaccio e di una teleferica ed abitata probabilmente da una compagnia di una trentina di soldati.

Un team di archeologi su incarico della Provincia di Trento hanno già effettuato un sopralluogo sul posto, situato in una posizione estremamente difficile da raggiungere. Grazie alle moderne tecnologie hanno realizzato una serie di rilievi 3D ed hanno acquisto dati digitali per iniziare gli studi. Il veloce scioglimento della coltre ghiacciata e la precaria posizione della struttura, posta in corrispondenza di un alto strapiombo, impone un consolidamento ed una esecuzione rapida di tutti i rilievi e degli studi dato che vi è il rischio concreto che il manufatto precipiti.

Si tratta di una situazione rarissima per vari motivi: è uno dei baraccamenti più alti mai rivenuti (a più di 3800 metri di quota) ma soprattutto è possibile che si sia creata una vera e propria “capsula del tempo” come viene chiamata in archeologia. Può darsi cioè che gli studiosi possano ritrovare all’interno una situazione congelata al momento dell’abbandono, cosa che permetterà anche di scoprire ruolo e funzioni della stessa postazione. Nel frattempo il sito ha già restituito alcuni elmetti austriaci in dotazione all’esercito K.u.K., oltre ad un telo tenda e una cassetta di munizioni. Il rinvenimento è uno dei tanti che anche quest’anno, a distanza da un secolo dell’inizio del Primo Conflitto Mondiale, sono stati effettuati sulle montagne teatro dell’Inutile Strage e che ci consentono di comprendere pienamente quale immane tragedia sia stata la Grande Guerra.

Immagini tratte dal filmato TGR Trentino Alto Adige

Fonte: ilfatto24ore.it Trentino

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