Di Fiorentino Marco Lubelli – 7 Settembre 2021

Si parlerà molto dell’estate 2021. Ma si scoprirà ben presto, che, a parte alcuni locali valori monstre, come quelli raggiunti in Canada tra giugno e luglio e in Europa meridionale, Tunisia e Medioriente nel mese di agosto, nel suo complesso la stagione calda rimane e rimarrà ben lontana dall’estate più calda di sempre, quella del 2003, almeno in Italia ed in Europa. Vediamo infatti la mappa delle anomalie del trimetre estivo per l’Europa.

Come si può vedere, abbiamo due anomalie molto calde: una sulla Russia e l’altra sulla Tunisia in espansione verso nord, con un’Italia divisa in tre parti: estremo sud con anomalie calde superiori anche ai 2°C segnatamente sulla Puglia, la basilicata ed il Molise, un parte centrale con anomalie superiori al grado centigrado e la parte più settentrionale con anomalie quasi nella norma, con i ghiacciai italiani che quest’anno avranno indubbiamente sofferto di meno rispetto agli anni passati, a solo scopo di confronto pubblico quelle che successe nelle estati 2015 e 2003.

Evidenti in queste due carte lo schema sostanzialmente rovesciato di queste due nefaste stagioni con le anomalie calde conctrate oltralpe, con una evidente sofferenza dei ghiacciai alpini ed una anomalia sull’Italia ben superiore ai 2°C. Cosa ben differente rispetto allo schema di quest’anno climatologicamente più normale.

Andando ad analizzare le cause meteoclimatiche di questo schema non possiamo non concentrarci sulle anomalie di geopotenziale prima a livello globale poi a livello europeo.

A livello globale appare evidente la presenza sull’artico atlantico e pacifico una zona di bassi geopotenziali, che probabilmente, da un lato spiegano la sostanziale “tenuta” dei ghiacci artici e da un lato spiegano le grandi anomalie della west coast americana e del Canada, infatti questa configurazione ha determinato probabilmente le condizioni per la formazione del pattern a omega rovesciata che ha determinato le grandi anomalie di giugno. D’altra parte in Europa, si è posizionato un fortissimo anticiclone polare che ha lasciato come unica via perturbata quella nord atlantica che ha modulato l’intera stagione estiva con condizioni più fresche e piovose, a volte alluvionali localmente al nord, e siccitose e calde al sud. Concludiamo con il mese di agosto che è stato caldo, molto caldo al sud, e via via più fresco al nord e comunque non eccezionale.

Fonte: Progetto Scienze