Lì in Antardite è fine Autunno. I ghiacci hanno iniziato a recuperare dopo il minimo di inizio Marzo, ma attualmente l’estensione è inferiore alla media.

Prima di tutto bisogna evitare di spararle grosse… come ho già avuto modo di leggere… pubblicando frasi del tipo “mai così poco”…

 

Con questo zoom possiamo vedere che nel 1980, l’estensione era inferiore all’attuale… poi recuperò per tutto il resto del tempo.
Quale sarà la tendenza? Recupererà anche questa volta oppure continuerà a diminuire?

Prima di tutto andiamo a considerare una serie di 3 annate… 1980, 1986 e 2002.

 

Sono tutte e 3 annate “particolari”…
L’anno prima (1979,1985 e 2001) l’estensione era superiore… quindi c’è stata una diminuzione… ma l’anno successivo (1981,1987 e 2003) al minimo considerato (1980,1986 e 2002) l’estensione del ghiaccio è risultata sempre maggiore.

Questo ci fa capire che, essenzialmente, l’Antartide si comporta come una sorta di “polmone”. Il ghiaccio aumenta… e diminuisce periodicamente.

Ma se la versione mediatica vuole indicare come causa i soliti cambiamenti climatici, la realtà è che lo scioglimento del ghiaccio Antartico è da imputare quasi esclusivamente ad eruzioni vulcaniche e idrotermali sottomarine… (le quali aumentano al diminuire dell’attività solare).

Come andrà a finire quindi quest’anno?
E l’anno prossimo, cosa avremo?

Non è facile rispondere a tali domande, perché se è vero che c’è una ciclicità annuale… ed una di diverse decine di anni, c’è anche una reale “alternanza” tra l’estensione dei ghiacci marini Artici e Antartici.

A livello climatico… andando ad analizzare i cambiamenti nel lungo periodo, si sa che quando nell’Artico aumenta l’estensione dei ghiacci marini, in Antartico l’estensione diminuisce. Come a bilanciare il totale… che comunque cambia periodicamente aumentando e diminuendo regolarmente… anticipando (di fatto) quella che è la temperatura media del pianeta.

Ecco… considerando il tutto e senza ignorare (deliberatamente, come fanno i “caldisti”) le attività vulcaniche e idrotermali sottomarine, potremmo assistere realisticamente ad una diminuzione del ghiaccio marino Antartico. Ma senza fasciarci la testa…

Potrebbe accadere qualcosa di molto simile a quanto accaduto quest’anno a livello di Polo Nord… dove si è avuta una condizione tale che il freddo, quello vero, di fatto si trovava ad una latitudine inferiore a quella polare.

 

Seguiremo attentamente l’evolversi della situazione.
Ricordiamoci sempre che il clima è un sistema altamente dinamico e non è consigliabile “fasciarsi la testa prima di essersela rotta”. Anche perché di dati completi su tali ambienti ne abbiamo troppo pochi!

Buona giornata
Bernardo Mattiucci
Attività Solare