Proprio così! E’ questo il titolo di un comunicato stampa pubblicato il 5 Febbraio 2017, direttamente da alcuni membri della Camera dei Rappresentanti Americana e Comitato per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia (House of Representatives Committee on Science, Space, and Technology, ndr).
Vista l’autorevolezza della fonte, riporterò di seguito il testo integrale, tradotto:
WASHINGTON – I membri della Camera dei Rappresentanti Americana e Comitato per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia hanno risposto oggi ai reports riguardanti lo studio del 2015 sul cambiamento climatico (“lo studio Karl”) fatto dalla NOAA, l’Amministrazione Amricana per gli Oceani e l’Atmosfera. In accordo con il Dott. John Bates, il principale scienziato – recentemente andato in pensione – del Centro Nazionale per i Dati sul Clima del NOAA, lo studio Karl è stato usato “per screditare l’idea di una pausa nel riscaldamento globale ed affrettare i tempi di pubblicazione del lavoro scientifico, in modo da influenzare le delibere nazionali e internazionali nell’ambito delle politiche climatiche”.
Chairman Lamar Smith (R – Texas): “Ringrazio il Dott. Bates per avere fatto coraggiosamente un passo avanti nel dire la verità a proposito di come gli ufficiali senior della NOAA giocassero veloci e liberi con i dati, in modo da confermare una conclusione politicamente predeterminata. Nell’estate del 2015, un informatore allertò la Commissione che lo studio Karl era stato pubblicato frettolosamente, prima che problematiche sottostanti ai dati fossero risolte, per aiutare ad influenzare il dibattito pubblico attorno al cosiddetto Clean Power Plan e la conferenza di Parigi sul Clima che si avvicinava. Da allora, la Commissione ha tentato di ottenere informazioni che gettassero luce ulteriore su questa accusa, ma è stata ostacolata in ogni passaggio dai funzionari della precedente amministrazione. Ho ripetutamente chiesto, “Che cos’ha da nascondere la NOAA?”.
“Adesso che il Dott. Bates ha confermato che ci sono stati accesi disaccordi all’interno della NOAA rispetto alla qualità e alla trasparenza dei dati prima della pubblicazione, sappiamo perchè la NOAA combatteva [contro] la trasparenza e la vigilanza ad ogni passaggio. Le rivelazioni del Dott. Bates e l’ostruzionismo da parte della NOAA certamente danno credito a quanto mi aspettavo da sempre – che lo studio Karl usava dati viziati, la cui pubblicazione era stata accelerata per sostenere l’agenda sul cambiamento climatico del Presidente, e ignorava gli standard propri della NOAA per uno studio scientifico. La Commissione ringrazia il Dott. Bates, vincitore della Medaglia d’Oro del Dipartimnto del Commercio, per avere creato ed implementato uno standard nella produzione e protezione dei dati sul clima, per avere messo in luce gli sforzi dell’amministrazione precedente nel portare avanti e spingere la loro onerosa agenda climatica, a danno dell’integrità scientifica”.
Presidente della Sottocommissione alla Vigilanza Darin LaHood (R-III): “Plaudo agli sforzi del Dott. Bates nel portare alla luce la verità rispetto a questa manipolazione di dati e raccomando il presidente Smith e la Commissione per la Scienza di condurre una vigilanza rigorosa a nome del popolo Americano. L’esecuzione trasparente e fiduciosa del processo scientifico, soprattutto quando sono coinvolti i fondi di coloro che pagano le tasse, è cruciale per assicurare che le nostre scelte politiche siano basate su una scienza sana e non su risultati politicamente predeterminati”.
Presidente della Sottocommissione all’Ambiente Andy Biggs (R-Ariz.): “Lodo il Dott. Bates per aver portato alla luce le pratiche corrotte usate dai suoi colleghi e spero che serva da deterrente a chiunque pensi di manipolare la scienza per metterla al servizio della propria agenda politica. Plaudo al presidente Smith e agli sforzi della Commissione per la Scienza di fornire la supervisione necessaria al fine di assicurare che il popolo Americano abbia la migliore informazione possibile”.
Contesto
Nell’estate del 2015, gli scienziati della NOAA hanno pubblicato lo studio Karl, che alterava retroattivamente i dati sulla storia del cambiamento climatico e che riportava l’eliminazione del fenomeno ben conosciuto come la “pausa del riscaldamento climatico”. La pausa consisteva in un periodo fra il 1998 e il 2013 durante il quale il grado di crescita delle temperature globali rallentò. Questo fatto è sempre stato un tormento per gli allarmisti del cambiamento climatico, poichè diventa difficile smentire il rallentamento nel riscaldamento.
Lo studio Karl ha rifiutato la pausa e ha riscritto la storia del cambiamento climatico, per [poter] sostenere che stava di fatto avvenendo un riscaldamento. La commissione ha ascoltato scienziati che avevano manifestato preoccupazioni per le metodologie, la velocità [di esecuzione] e la politicizzazione dello studio. In risposta, la commissione ha condotto una supervisione e ha inviato alla NOAA richieste di investigazione attorno allo studio Karl.
Durante il corso della supervisione da parte della commissione, la NOAA si è rifiutata di adempiere alle richieste, sostendendo senza senso che il Congresso non è autorizzato a richiedere comunicazioni dagli scienziati federali. Questo è culminato nella formalizzazione di una citazione congressuale, a cui ancora una volta la NOAA non ha adempiuto. Durante il corso dell’investigazione, la commissione ha ascoltato degli informatori che hanno confermato che, tra le altre carenze dello studio, la sua pubblicazione era stata accelerata pr sostenere l’agenda sul cambiamento climatico del Presidente Obama.
Per una successione temporale completa della supervisione dello studio sul cabiamento climatico della NOAA da parte della Commissione per la Scienza, si veda qui.
115° Congresso
Per quanto queste siano notizie già circolate (le potete ritrovare anche in altri articoli qui sul sito e altrove in rete), non mi sento di aggiungere altro. Trovo che queste righe parlino da sole.
Lascio a ciascuno fare le proprie riflessioni.
Sara Maria Maestroni