Di Kennet Richard – 22 Novembre 2021

Un nuovo studio suggerisce che le molecole di CO2 hanno un impatto limitato sulle radiazioni in uscita e che i modelli climatici attribuiscono alla CO2 effetti della temperatura globale che sono fondamentalmente errati.

I fisici russi (Smirnov e Zhilyaev, 2021) hanno pubblicato un documento sottoposto a revisione paritaria nel numero speciale Advances in Fundamental Physics per la rivista Foundations.

Valutano il ruolo delle molecole di CO2 nell’atmosfera standard e affermano che “abbiamo una contraddizione con i risultati dei modelli climatologici nell’analisi dell’effetto serra della Terra”.

I punti chiave del documento includono quanto segue:

1. I calcoli del modello climatico dell’impatto della CO2 sulle temperature globali sono errati di un fattore 5 a causa dell'”ignoranza, nei modelli climatologici, della legge di Kirchhoff” che afferma che i radiatori sono “simultaneamente gli assorbitori”.

2. Il cambiamento nella concentrazione di un componente atmosferico otticamente attivo (come la CO2) “non porterebbe a un cambiamento nel flusso radiativo in uscita”.

3. Le molecole di CO2 “non sono il principale radiatore dell’atmosfera”. Le molecole di vapore acqueo lo sono, e quindi “potrebbero essere responsabili del riscaldamento osservato della Terra”.

Fonte immagine: Smirnov e Zhilyaev, 2021

La discrepanza tra l’effetto serra delle molecole di vapore acqueo rispetto alla CO2 è stata affrontata altrove.

Lightfoot e Mamer (2014) e (2017) affermano che le molecole d’acqua sono a) 29 volte più abbondanti nell’atmosfera e 1,6 volte più efficaci nel riscaldamento rispetto alle molecole di CO2; b) il vapore acqueo rappresenta il 96 per cento del forzante radiativo totale per tutti i gas serra; e c) il raddoppio delle concentrazioni di CO2 a 550 ppm comporterebbe solo un aumento della temperatura globale di 0,33°C.

Fonte immagine: Lightfoot e Mamer, 2014  e Lightfoot e Mamer, 2017

Fonte: No Tricks Zone