Finlandia: si rischia l’Estate più fredda di sempre!
Il “grande freddo” del Nord Europa contrasta fortemente con il caldo presente sull’Europa Meridionale.
Quindi, se il mese di Luglio risulta il più caldo da oltre 60 anni su alcune zone del Nord Italia, in Scandinavia la situazione va all’opposto.
L’Ufficio Meteorologico Finlandese ha classificato, fino a questo momento, l’Estate 2015 come la più fredda degli ultimi 50 anni.
Dal 01 Maggio al 28 Luglio la stazione di Lahti, in Finlandia, ha presentato uno scarto termico di -1,24°C rispetto alla norma trentennale, con una sola breve ondata di caldo agli inizi di Luglio.
Più a nord è Murmansk, il porto russo sull’Artico, ad avere registrato uno storico mese di Luglio per il freddo, con uno scarto dalla norma di ben -2,9°C.
Il mese di Luglio è stato freddo anche in Norvegia ed in Svezia, seppure con anomalie termiche negative più limitate.
In questo caso, è da sottolineare l’impatto che ha avuto un Nord Atlantico molto freddo sull’andamento di questa strana Estate nord europea.
Da www.cpc.ncep.noaa.gov, il grafico delle anomalie termiche del mese di Luglio a Murmansk.
Temperature globali in diminuzione nel decennio attuale!
Una conferma dell’attuale stasi del Global Warming, se non addirittura di una fase iniziale di Global Cooling, la vediamo con le mappe delle temperature globali NCEP – CFSv2, elaborate da Weatherbell, che, mese per mese, emettono le anomalie termiche rispetto alla norma trentennale 1979-2010.
Il grafico sottostante, da me elaborato in excel, mostra le anomalie delle temperature globali del decennio 2001-2010, contro quelle del decennio attuale, il 2011-15.
Anche se in fase di risalita, le temperature dei primi cinque anni di questo decennio restano ben al di sotto di quelle del decennio precedente, che rimane quindi il più caldo degli ultimi trent’anni.
Si conferma quindi quella pausa del Global Warmng, definita “warming hiatus”, che è presente anche nelle elaborazioni satellitari ed in diversi database delle temperature globali.
Gravi danni e tante vittime per il freddo e la neve in Cile e Perù
I due stati del Sudamerica sono stati colpiti pesantemente dall’ondata di freddo che ha attanagliato negli ultimi due mesi queste zone, in seguito ad un possente afflusso di aria Antartica.
In Cile la situazione è critica nella regione di Auracania, dove in 14 Comuni è stato dichiarato lo Stato di Emergenza per le abbondantissime nevicate.
Da oltre due settimane gli abitanti della zona di Lonquimay sono isolati, con perdita di bestiame a causa dei pascoli ricoperti di neve.
In Perù è il freddo record a farla da padrone, con la temperatura scesa a -10°C ad Acobamba.
Sono stati ben 35 adulti e 7 ragazzi i deceduti per il forte freddo nelle ultime settimane.
Campi e pascoli sono coperti da una spessa coltre di ghiaccio, e si prevede che la situazione non cambi fino alla prima settimana di Settembre.
Da larepublica.pe , un’immagine della neve e del ghiaccio in Perù.
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Fonte Web: Temperature globali in diminuzione nel decennio attuale!
Fonte Web: Gravi danni e tante vittime per il freddo e la neve in Cile e Perù
Roberto Ojmjakon
Attività solare