Di Fiorentino Marco Lubelli – 10 Febbraio 2019

Molte cose da dire sul mese di gennaio, spulciando tra le anomalie termiche e pluviometriche. Partiamo, come al solito dalla mappa delle anomalie di geopotenziale a livello emisferico.

Molto interessante il canale di basse pressioni che ha interessato il centro del Mediterraneo, correnti che sono arrivate direttamente dall’artico Russo. In altre condizioni generali una anomalia di questo tipo avrebbe determinato conseguenze “storiche” per l’Europa centrale ed il Mediterraneo, in realtà, come vedremo, gli effetti sono stati meno vistosi di quello che ci si sarebbe potuto aspettare, questo a causa delle anomalie termiche fortemente positive registrate proprio sulle zone di arrivo delle masse d’aria fredda dirette verso il Mediterraneo centrale, come visibile dalla cartina delle anomalie termiche per il nord emisfero.

Artico russo ed, artico in generale, contraddistinto da importanti anomalie calde con picchi proprio a nord della Scandinavia e sull’Artico russo. Le conseguenze di questa configurazione sono state: precipitazioni al di sopra del normale sul sud Italia e sull’Austria, dove le correnti prevalentemente settentrionali hanno determinato precipitazioni per effetto stau e temperature al di sotto della media sul meridione d’Italia, e come vedremo sull’Africa settentrionale.

Temperature al di sotto del normale sull’Europa, che ha fatto registrare un gennaio, in generale, più freddo del normale fatta eccezione la Danimarca e le regioni sud-orientali, con picchi negativi sul mezzogiorno d’Italia, come dicevamo, e sulla Francia. Molto interessanti, dicevamo, le anomalie negative sull’Africa settentrionale dove sulla Libia abbiamo registrato temperature al di sotto del normale di quasi 3°C. Concludiamo con l’aspetto precipitativo.

Evidente l’anomalia sul sud della Germania e mezzogiorno d’Italia. Le più grandi anomalie le possiamo rilevare comunque su Grecia.

Fonte: Progetto Scienze