Tra gli eventi disastrosi che sono stati promessi dal Riscaldamento Globale, c’è anche quello della completa scomparsa del ghiacciaio del Kilimangiaro, fonte di disastrose conseguenze per la popolazione della Tanzania.
I ghiacciai discendono dal picco della cima, alta 5892 metri, la loro scomparsa non solo sarebbe deleteria per il corso dei fiumi che scendono dalla montagna, ma anche perché rappresentano una fonte di attrattiva turistica.
Si stima infatti che il percorso turistico della zona generi un volume di affari pari ad 1,88 miliardi di dollari.
Le paure sono nate dalla ricerca di Thompson del 2002, che stabilì che i ghiacciai si erano ridotti ad appena un miglio quadrato, con la scomparsa dell’80% di ghiaccio tra il 1912 ed il 2002, e che “entro 10-15 anni sarebbero quindi scomparsi del tutto, evento che non avrebbe precedenti negli ultimi 12 mila anni”!
Il governo ha quindi installato alcune stazioni meteorologiche nei dintorni della vetta per potere rilevare i dati climatici della zona, a partire dal 2006.
Mr Kikoti, responsabile delle ricerche sul Parco del Kilimangiaro, ha comunque dedotto da otto anni di dati che “non c’è alcuna preoccupazione su di un immediata scomparsa del ghiaccio”.
Già ad occhio negli ultimi dieci anni non c’è stato alcun arretramento glaciale, e tutto questo sembra supportato dai dati pluviometrici che segnalano un aumento delle precipitazioni, e quindi anche dell’alimentazione nivale dei ghiacciai sommitali.
Secondo Mr Kikoti, non è prevedibile una scomparsa del ghiaccio prima di 30 o 40 anni a venire, smentendo così le catastrofiche previsioni del 2002 secondo le quali i ghiacciai non ci sarebbero dovuti più essere nel 2014.
Notizie tratte da www.eturbonews.com
Fonte Web: http://freddofili.it/26/04/2014/ghiacciai-del-kilimangiaro-nessuna-estinzione-imminente/