Abbiamo vissuto uno dei mesi di giugno più caldi della nostra storia climatica, ma, pur essendo stati battuti alcuni record storici, come vedremo, il primo mese dell’estate 2019 rimane dietro al terribile giugno 2003. Qui di seguito presenteremo i dati relativi al nostro Paese redatti come al solito dall’ISAC-CNR. Partiamo dal dato delle temperature minime:

La media delle temperature minime è di 2,98°C al di sopra della media, il terzo dato più alto di sempre dietro all’inarrivabile 2003 con una media di +4,29°C.

Per quanto riguarda le temperature medie il dato per giugno 2019 è di +3,30°C sopra la media del periodo, il secondo dato più caldo di sempre dietro proprio al 2003 con una anomalia di +4,8°C. Ma la mappa senza dubbio più interessante è quella relativa alle temperature massime.

Notate le anomalie medie sul Trentino-AltoAdige superiori ai 5,5° sopra la media del periodo con una media globale dell’Italia mitigata solo grazie alle minori anomalie dell’estremo sud, parzialmente “graziato” dalle onde calde che a ripetizione hanno interessato il centro-nord del Paese, raggiungendo dunque un valore di +3,62°C dietro ancora al 2003 che rimane inavvicinabile con i suoi +5,31°C. Chiudiamo con i dati relativi alla primavera che, grazie allo straordinario dato negativo di maggio, fa segnare una media di soli +0,47°C 38esimo valore più caldo della storia con il dato più alto ancora relativo al 2007 con +2,18°C.

GIUGNO 2019 ROVENTE MA IL 2003 RIMANE IMBATTUTO