Del Col. Paolo Ernani meteorologo, ex Aeronautica Militare Italiana – Roma 4 Luglio 2023

I dati delle temperature previsti dall’OMM relativi a maggio e giugno 2023 si sono dimostrati esagerati, distanti dalla realtà. L’OMM (Organizzazione Mondiale Meteorologica) aveva previsto, anche per l’Italia, un giugno di 1/2 gradi superiore alla loro media di riferimento (1950/1981?). Tali valori termici, almeno per quanto concerne la nostra penisola, sono molto distanti.
L’organizzazione Meteorologica Mondiale dunque, sembra si sia schierata decisamente con i fautori del RISCALDAMENTO GLOBALE (IPCC in Primis e con i sostenitori della transizione Ecologica e cioè alla GREEN POLITICA MONDIALE), coloro che dichiarano la guerra alla CO2 e pertanto spingono per azzerare l’utilizzo della tradizionali auto a combustione e incrementare invece, oltre alle auto elettriche, le Pale Eoliche e i Pannelli Solari. Tralasciamo di commentare i gravi problemi ambientali di inquinamento che questi provocheranno negli anni a venire.
Lasciamo le polemiche e vediamo i risvolti della nostra analisi di questo giugno 2023.
In questo mese il termometro ha registrato il valore di 22,18 gradi e cioè un minimo scostamento dalla media di 30 anni di – 0,23 gradi. Insomma diciamo che è nella media. Quello che però è più evidente, e se si confronta il valore termico di questo giugno, con quello del 2022 (24,48 gradi) la variazione tra i due è notevole. Il giugno 2023 è risultato essere, diciamo meno caldo?, di – 2,30 gradi. Una differenza enorme, e ora come giustificare la previsione fatta dall’OMM della temperatura di questo giugno? hanno pronosticato 1/2 gradi superiori alla loro media 1951/1980? o dal 1800?. Se fosse, per ipotesi, quest’ultimo, vi ricordiamo che dal 1800 al 1850 si è verificato il MINIMO di DALTON ove la temperatura del pianeta era molto più bassa. Inoltre se le temperature di oggi fanno riferimento al DALTON è lapalissiano che segneranno spesso scarti quasi sempre positivi. Così si truccano le carte.
Una preghiera all’OMM: i dati grezzi delle temperature GLOBALI sono ferme al 1994. Ci piacerebbe che venissero rese note quelle dal 1995 ad oggi. E poi ancora: le stazioni meteorologiche di terra e di mare, sono equamente distribuite (ugual numero) nelle fasce 60 gradi nord-polo nord, 60 gradi sud-polo sud, 30 gradi nord-60 gradi nord, 30 gradi sud-60 gradi sud e infine le fasce equatoriali 30 gradi nord ed equatore 30 gradi sud?. Solo a queste condizioni si potrà rilevare la vera temperatura della Terra.
Scusateci questi intermezzi e ritorniamo alla analisi. Questo giugno, nella nostra classifica, si colloca al 18° posto, a partire dai più caldi e poi scendere ai freddi.
L’onda di calore legata alla debole influenza dell’Anticiclone Africano, verificatasi dal 21 al 25, ha segnato 25,05 gradi e la pone al 5° posto su dodici. La più calda è quella del giugno 2019 con 27,37 gradi. Un ultimo appunto. Maggio/giugno 2022, temperatura media = 21,84 gradi, maggio/giugno 2023 = 19,75 gradi. I 2 mesi di quest’anno, sono stati più freddi (per così dire) di un bel – 2,09 gradi e se si dovesse confermare la nostra regola dei massimi e dei minimi, il luglio 2023 potrebbe dare delle sorprese in negativo, potrebbe essere cioè molto più fresco del luglio 2022 (26,54 gradi, il 2° più caldo della nostra TOP FOUR) anche se i modelli prevedono una risalita dell’Anticiclone Africano sulle nostre regioni. E questo è possibile, siamo in estate e quindi….