Ve lo abbiamo raccontato in tutte le salse per anni. Non è tanto allo staff di Attività Solare che dovete credere, del resto siamo solo degli appassionati, anche se studiamo da ormai ben 15 anni, ma dovete credere a tutta una precisa e folta letteratura che sull’argomento prende sempre più consensi con molti scienziati che si ricredono sull’argomento.

In molti ci hanno denigrato e continuano a farlo, senza sapere che quando lo fanno, non ci insultano soltanto a noi, ma a tutta una schiera di scienziati con migliaia di studi scientifici a corredo.

Se davvero arriverà questo New Grand Solar Minimum, come crediamo (ma ci sarebbe davvero ben poco da gioire) e come crede una folta schiera di letteratura, con a seguire un grande cambiamento climatico, probabilmente anche repentino, allora mi chiedo con quale faccia diranno… “ci siamo sbagliati”.

Buona lettura

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Di Cap Allon – 22 Ottobre 2018

La ricerca dimostra che la persistenza del blocco della circolazione aumenta quando l’attività solare è bassa, causando così la formazione delle alte pressioni alle latitudini elevate e intermedie per periodi di tempo prolungati.

Durante un minimo solare, il solito flusso zonale della corrente a getto (direzione ovest-est) si dispone a un flusso meridionale (direzione nord-sud).

Ciò è ulteriormente amplificato durante un Grande Minimo Solare, come quello in cui stiamo entrando ora, e spiega perché le regioni diventano insolitamente più calde o fredde e altre insolitamente secche o piovose, con gli estremi che durano per un lungo periodo di tempo.

Mikhaël Schwander, et al, 2017 – “La caratteristica del flusso zonale del tipo occidentale si riduce con la bassa attività solare mentre il flusso orientale continentale aumenta per le zone settentrionali. Ciò è confermato anche dalla maggiore frequenza di blocco in Scandinavia a causa della bassa attività solare.”

Inoltre la carta va oltre:

“L’analisi lunga 247 anni di impatto dei cicli solari di 11 anni sui modelli meteorologici europei a fine inverno suggerisce una riduzione del verificarsi di flussi umidi occidentali legati a un flusso zonale medio ridotto a causa della bassa attività solare. Sulla base di queste evidenze osservative, stimiamo la probabilità che le condizioni fredde di inverno in Europa siano più alte in caso di bassa attività solare rispetto a un’attività elevata.”- Mikhaël Schwander, et al, 2017

Lo scorso inverno un forte blocco sui paesi scandinavi ha portato a un’aria gelida che ha attraversato il Regno Unito dall’Europa dell’est/Russia – chiamata la “Bestia dall’Est”.

Durata per mesi ha portato a registrare neve in Irlanda e in Gran Bretagna.

Con il sole che lentamente scivola in quello che è noto come un Grande Solare Minimo – un periodo prolungato di declino solare – questi BLOCKING HIGH diventeranno sempre più prevalenti.

Anche i meteorologi tradizionali sentono il bisogno di spiegare il fenomeno.

Ecco le previsioni a lungo termine di Met Office:

“A metà novembre, ci sono segnali di un forte sviluppo di alta pressione verso il nord del Regno Unito, con la creazione di condizioni “di blocco”.

“Le temperature possono essere per lo più al di sotto della norma, con una maggiore probabilità di gelo e nevicate. È probabile che qualsiasi ripristino di alta pressione sia lieve e di breve durata.”

Possiamo aspettarci che l’inverno europeo del 2018/19 sia veramente brutale, con temperature record e accumuli di neve.

Prepararsi.

Fonte: Electroverse