Di CAPP ALLON – 8 Giugno 2023

Un nuovo studio afferma che le molecole di anidride carbonica hanno un impatto consequenziale limitato sulle radiazioni in uscita e che i modelli climatici odierni assegnano alla CO2 effetti della temperatura globale fondamentalmente errati.

I fisici russi (Smirnov e Zhilyaev, 2021) hanno recentemente pubblicato il loro peer reviewed sottoposto a revisione paritaria nel numero speciale di Advances in Fundamental Physics per la rivista Foundations.

Dopo una valutazione dettagliata del ruolo delle molecole di CO2 nell’atmosfera, essi affermano: “abbiamo una contraddizione con i risultati dei modelli climatologici nell’analisi dell’effetto serra della Terra“.

I punti chiave del documento includono:

  1. I calcoli del modello climatico dell’impatto della CO2 sulle temperature globali sono errati di un fattore 5 a causa del fatto che si “ignora, nei modelli climatologici, la fondamentale legge di Kirchhoff” che afferma che i radiatori sono “contemporaneamente gli assorbitori”.
  2. Il cambiamento nella concentrazione di un componente atmosferico otticamente attivo (come la CO2) “non porterebbe a cambiamenti nel flusso radiativo in uscita”.
  3. Le molecole di CO2 “non sono il principale radiatore dell’atmosfera”. Le molecole di vapore acqueo lo sono, e quindi “possono essere responsabili del riscaldamento osservato sulla Terra”.

La discrepanza tra l’effetto dei gas serra delle molecole di vapore acqueo rispetto alla CO2 è stata affrontata in altri studi.

Lightfoot e Mamer (2014) e (2017) suggeriscono che le molecole d’acqua sono:

A) 29 volte più abbondanti nell’atmosfera e 1,6 volte più efficaci nel riscaldamento rispetto alle molecole di CO2.
B) il vapore acqueo rappresenta il 96% del forzante radiativa totale per tutti i gas serra.
C) il raddoppio della concentrazione di CO2 comporterebbe solo un aumento della temperatura globale di 0,33°C.

I fautori del riscaldamento globale antropogenico possono respingere ciecamente queste scoperte tutto ciò che vogliono, ma ciò che dimostrano inconfutabilmente – per lo meno – è che La Scienza è tutt’altro che risolta.

Il termine “consenso” è usato per radunare i disinformati e, in questo caso, per costringere i politici deboli a sottoscrivere politiche distorte e antiumane. In realtà, però, il termine consenso non ha posto nella scienza. La scienza è ancora molto fuori sul riscaldamento globale, e questo sono io che sono generoso. Tuttavia, senza una revisione aperta e onesta della letteratura, le masse saranno perse per sempre nell’oscurità, sempre ansiose di ciò che porterà un futuro di riscaldamento. L’ignoto fa comunque paura, e le élite depredano e amplificano questa paura; queste anime corrotte se ne nutrono e ne abusano nella tenace ricerca del loro nuovo paradigma totalitario.

Fonte : ELECTROVERSE

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