In questi giorni, esperti di meteo e clima di tutto il mondo, siano essi professionisti che semplici appassionati, stanno letteralmente facendo la scoperta dell’acqua calda. Anzi fredda in questo caso. Ovvero il Blob Atlantico!

Se facciamo una ricerca su google con il termine blob, una delle prime immagini che ci esce fuori è la seguente:

4004785-1170686343-blob_

….ma, ovviamente, non è di questo che intendo parlare! 😛

 

Qui sopra c’è l’intera seguenza di mappe che riportano il “blob” atlantico, ovvero il raffreddamento delle acque superficiali, nato nel mese di ottobre del 2014, a seguito dell’arrivo, nell’Oceano Atlatnico, delle acque di scioglimento delle nevi accumulatesi in Nord America.
In realtà il raffreddamento era iniziato alcuni mesi prima… e ne avevo parlato anche io sul blog!

Poi la circolazione atmosferica si era “assestata” ed aveva, anche se in parte, trovato un nuovo equilibrio. Il problema, però, è che tale equilibrio è solo temporaneo…. e comprende un sostanziale raffreddamento delle acque superficili dell’intero pianeta. Questo perché, benché spesso si dica (o si sottintende) il contrario, ciò che avviene in un singolo punto del globo, alla fine avrà ripercussioni sull’intero pianeta Terra.

Nella sequenza delle immagini qui sopra possiamo vederea anche l’intera sequenza evolutiva del fenomeno El Nino, presente nella zona equatoriale dell’Oceano Pacifico. E possiamo vedere che negli ultimi 2 mesi sta iniziando a battere la ritirata. Ma vediamo anche che il “blob” in oggetto… quello cioè nell’Atlantico del nord, poco sotto la Groenlandia, si è esteso a gran parte dell’Oceano Atlantico a nord dell’equatore.

Nelle immagini ci sono le SSTA climatiche… ovvero le “anomalie” termiche di superficie… e non le SST (Sea Surface Temperature) che sono in realtà valori assoluti.

L’evoluzione verso il freddo è comunque evidente. Se guardate la mappa di Novembre 2014 e la paragonate con l’ultima, Novembre 2015, noterete che tutte le acque lungo le coste europee, risultano ora sensibilmente più fredde.

Ma perché allora in questi giorni c’è il Sole in tutta Italia (e per la cronaca a Parigi è risultato il Dicembre più caldo degli ultimi anni?)?
La risposta è abbastanza semplice: perché ciò che avviene in mare, si trasferirà in atmosfera solo con alcuni mesi di ritardo!

Ecco quindi la nostra preoccupazione, anche riallacciandoci ai vari discorsi sul Vortice Polare che quest’anno è enormemente freddo e compatto… Se “esplodesse” subito, si avrebbero i primi 2 o 3 mesi del nuovo anno freddi… poi tornerebbe la primavera e tutti saremmo più contenti.
Ma se il Vortice Polare collassasse a metà Febbraio, quali sarebbero le conseguenze per la primavera e l’estate del 2016?

Provate a ricordare com’è stata l’estate del 2014….

Buon week-end a tutti

Bernardo Mattiucci
Attività Solare