L’articolo a cui fa riferimento il titolo che ho scelto per questo articolo data 31 Agosto 2016. Qualcuno penserà certamente che in due anni e mezzo abbondanti è passata molta acqua sotto i ponti.
La cosa interessante, però, è fare rimerimento a ciò stava succedendo in quel periodo del 2016.
Gli USA erano in piena campagna elettorale. L’autore dell’articolo ricorda che i più grandi sostenitori del “Global Warming” causato dall’uomo erano Hillary Clinton e Al Gore che, se avesse vinto la ex-first lady, avrebbe certamente coronato il suo sogno di vedere completamente legittimata questa “teoria” – non certo per solerzia e cura verso la popolazione americana e mondiale, come scoprirete più in fondo…
Si legge, infatti:
Al Gore potrebbe emergere dalle tenebre per dichiarare la vittoria nel dibattito sul riscaldamento globale se Hillary Clinton si trasferirà alla Casa Bianca. Sì, se ciò succedesse e le nuove regolamentazioni in ambito climatico diventassero legge del Paese, sarebbe molto difficile ribaltarle per 4-8 anni (Intervista a Coleman, del Climate Depot).
Al Gore è noto per le sue previsioni, in base alle quali ci sarebbe stato un massiccio scioglimento delle calotte polari. Peccato che tali previsioni si sono dimostrate completamente false – non solo con studi scientifici, ma anche dalle rilevazioni fatte sul campo e su quanto la Natura ci sta proponendo.
Queste sono le “scomode verità” che la Casa Bianca – il 44° Presidente era Obama – continuava ad ignorare.
La più famosa – di cui trovate anche riferimenti nel nostro sito – è quella che declamava che ci fosse un accordo del 97% fra gli scienziati di tutto il mondo, rispetto alla validità dell’AGW (estratto da National Review):
Un sondaggio del 2008 fatto da due scienziati Tedeschi, Dennis Bray e Hans von Storch, aveva rivelato che un numero significativo di scienziati era scettico riguardo l’esistenza di modelli climatici capaci di prevedere in modo accurato le temperature globali, le precipitazioni, i cambiamenti nei livelli dei mari o di eventi climatici estremi per oltre un decennio; essi diventavano sempre più scettici col passare del tempo (estratto da National Review).
Teniamo conto che, come ricorda l’articolo, persino il WSJ si è espresso coraggiosamente contro la pseudoscienza del riscaldamento globale!
Senza dimenticare altri numerosissimi scienziati, 31.000 solo negli USA, che avevano firmato un petizione contro l’AGW, incoraggiati dalle dichiarazioni di John L. Casey, uno scienziato atomosferico anziano della NASA, che aveva detto come alla base del periodo caldo sulla Terra ci fosse l’attività solare, non quella umana.
L’articolo si conclude, ricordando ai lettori l’ammontare di soldi che l’AGW fa muovere: pensiamo solo che il patrimonio personale di Al Gore è passato dai 2 milioni di dollari nel 2001 a 100 milioni nel 2016, grazie agli investimenti nelle tecnologie verdi. Un vero filantropo!
Fa ben sperare il fatto che uno delle prime cose che il nuovo inquilino della Casa Bianca ha fatto quando si è insediato a Novembre 2016 è stato ritirarsi dall’accordo di Parigi…
Sara Maria Maestroni