Dall’immagine di oggi che ci propone la Sonda SDO-HMI Magnetogram (sotto) si nota molto bene come le zone attive sulla superficie visibile del sole – emisfero sud – siano molto ampie. Questo ne denota un aumento negli ultimi due mesi del campo magnetico solare generato dalla nostra stella. Chiaro anche come il ciclo 25 sia partito dando una spinta al Solar Flux dove sempre nello stesso periodo si è alzato oltrepassando il valore di 115 per qualche ora.
Tutto porterebbe a pensare che il nuovo ciclo 25 sia iniziato di gran carriera e che la nostra stella continui ad alzare la sua attività nei prossimi mesi.
Ma se osserviamo la prossima immagine – sempre offerta gentilmente dalla Sonda HMI Intensitygram/colored – possiamo osservare come a onore del vero non vi siano macchie sulla superficie solare e che dopo la sfuriata dei mesi di ottobre e novembre il sole si sia assopito nuovamente. Questo denota come alle ampie zone attive non corrisponda una risposta in macchie solari degne di nota. Ma se vogliamo approfondire questo argomento lo possiamo anche denotare da molti altri indici, come ad esempio l’Indice K e l’indice A, i raggi X e i protoni. Un altro problema che va avanti da anni è certamente l’asimmetria che si è formata nei 2 emisferi. Infatti mentre l’emisfero sud ha mostrato comunque segnali di ripresa, al contrario l’emisfero nord dorme ancora sonni tranquilli. Questo potrebbe diventare un grande problema per il sole, non solo per il suo naturale cammino verso il massimo, ma anche non dando sufficiente forza per l’inversione dei campi magnetici. Ma per questo argomento abbiamo tempo per riparlarne.
Insomma tutto fa pensare che il sole nel suo nuovo ciclo che sta per iniziare faccia una fatica tremenda a mostrare la sua forza dirompente come nei cicli che hanno caratterizzato il secolo XX.
Forse sarà meglio per tutti se il nuovo ciclo 25 iniziasse la sua attività e anche velocemente se non vogliamo incappare in qualche sgradita sorpresa inglondo anche i prossimi decenni.