A cura del Col. Paolo Ernani, meteorologo Roma 2 maggio 2022

Il dato termico di questo aprile ci ha presi in contropiede, nel senso che non ce lo aspettavamo. Perché? Il motivo è semplice. L’aprile dello scorso anno, sotto il profilo della temperatura, fu eccezionale. Con il valore termico di 11,85 gradi, segnò un record, posizionandosi al 3° posto tra i più freddi. È questa l’anomalia che caratterizza l’evoluzione attuale delle temperature. Infatti la successione di 2 record di freddo consecutivi, è un episodio rarissimo. Una sola volta si è verificato una tale simile circostanza, rintracciabile precisamente all’inizio della nostra serie di rilevamento delle temperature mensili. Insomma nell’aprile del 1990 la temperatura del mese fu di 12,27 gradi (allora al 3° posto, ora 4° tra i più freddi), seguì il 1991 con 11.35 gradi (record assoluto ancora imbattuto). Dunque con 12,65 gradi. Questo mese va ad occupare, nella graduatoria dei mesi più freddi, il 7° posto, accusando, rispetto alla media mensile 1990/2021 (13,46 gradi) con uno scarto negativo di – 0,81 gradi. Questo dato poteva essere ancor più negativo se, negli ultimi 4/5 giorni non si fosse attivata una specie di onda di calore che ha fatto risalire di molto le temperature, come d’altra parte si può vedere dal grafico qui sotto.

Proprio nella fase finale si è registrato (il 29) il giorno più caldo del mese con 15,20 gradi. Il più freddo spetta al giorno 3 con 7,73 gradi. La differenza tra i due, quasi 7,5 gradi. Ancora una nota. Rispetto ad aprile 2021 (terzo posto record di freddo) con 11,85 gradi, l’attuale mese, segnando 12,65 gradi è stato più caldo di + 0,80 gradi, ossia 8 decimi in più. Tuttavia, considerando i 4 mesi di quest’anno (8,81 gradi) e quelli del 2021 (8,95 gradi), la differenza tra i 2 quadrimestri è pari a un – 0,14 gradi cioè 1,4 decimi di grado più freddo. È poco, ma è comunque significativo di una tendenza delle temperature a scendere in un contesto globale (dove ciò accade da 7 anni, da noi invece dal 2014 ad oggi).