Articolo Di Fiorentino Marco Lubelli – Giovedì 3 Ottobre 2024
Sono ormai 15 mesi che registriamo temperature dell’ordine di 0,3/0,4 gradi maggiori della media delle anomalie registrate nel periodo immediatamente precedente. Abbiamo già parlato della possibile fonte di questa accelerazione nel riscaldamento globale. Abbiamo parlato in altri articoli delle conseguenze climatiche della enorme emissione di Vapor d’acqua (il più potente gas serra) in atmosfera da parte del vulcano Tonga. Partendo da questo assunto non possiamo non attenderci nei prossimi mesi e anni un raffreddamento del clima globale, ed è infatti quello che stiamo registrando, con alcuni tentennamenti, negli ultimi mesi. In particolare possiamo preannunciare un ulteriore raffreddamento del clima globale nel corso di settembre, un settembre che potrebbe avvicinare, come mai nel corso degli ultimi 14 mesi la soglia del grado di anomalia termica positiva. Inoltre, come vedremo qui di seguito, il mese appena passato, a livello globale sarà decisamente più fresco dell’omologo dello scorso anno. Ma andiamo con ordine partendo dal confronto tra i mesi di settembre dello scorso anno e di quello appena conclusosi a livello globale.
Settembre 2023
Settembre 2024
Evidente il raffreddamento del mese di settembre rispetto a quello dello scorso anno, un raffreddamento che potrebbe essere di circa 02/0,3 gradi rispetto a quello dello scorso anno. Un raffreddamento visibile soprattutto sui poli, soprattutto su quello meridionale oltre che sugli oceani, dove ciò è parzialmente spiegabile grazie all’assorbimento dell’episodio di El Nino. Rimangono importanti anomalie positive ancora su parte del polo Sud, sul Nord America e sull’Europa orientale, come vedremo nelle prossime mappe riferite all’Europa.
Settembre 2023
Settembre 2024
Il confronto tra le anomalie termiche al suolo in Europa tra il 2023 e il 2024 è davvero illuminante. In Europa tornano le anomalie negative, addirittura in Francia e Spagna il mese appena passato registrerà un’anomalia mediamente negativa e sarà tra i più freddi degli ultimi anni. Perfino sul nord/ovest italiano prevarranno le anomalie negative. Il confronto poi con il dato dello scorso settembre delinea un marcato raffreddamento del continente europeo laddove lo scorso anno si registrarono in diversi paesi i record storici per settembre. Record storici che saranno certamente ritoccati su alcuni stati dell’est europeo come la Bielorussia, l’Ucraina, I Paesi Baltici e la Russia europea dove quest’anno si è comunque ancora registrato un settembre senza precedenti in fatto di caldo anomalo. Siamo dunque alla fine della grande anomalia calda? Ci aspetta un inverno come quelli che contraddistinsero quasi tutti gli anni ‘10? È presto per dirlo. Certo il trend di raffreddamento europeo sta continuando anche in ottobre e le alluvioni registrate in Gran Bretagna e in Italia nel mese scorso e ancora in queste ore, ne sono un inequivocabile segno. Il trend al raffreddamento potrebbe continuare nei prossimi mesi determinando un inverno del tutto differente da quelli passati. Ne riparleremo.
Fonte: Progetto Scienze