Di P. Gosselin – 12 Febbraio 2020
Di Kirye
e Pierre Gosselin
Il Nord Europa e l’Artico mostrano segnali di raffreddamento nel periodo invernale negli ultimi decenni. La teoria del riscaldamento globale potrebbe essere sconvolta?
Guardando i dati del mese di gennaio sull’Europa settentrionale, non si nota una vera e propria tendenza al riscaldamento, secondo i dati dell’Agenzia meteorologica giapponese (JMA).
Quando si tracciano temperature medie di gennaio per la Norvegia per le stazioni in cui sono disponibili dati dal 1988, vediamo che 7 stazioni su 11 mostrano una tendenza al raffreddamento dal 1988, nonostante l’aumento di CO2:
Raffreddamento nel mese di gennaio in Finlandia
La storia è la stessa in Finlandia, un paese che si estende nell’Artico:
Tutte le stazioni con dati risalenti al 1988 mostrano un trend di raffreddamento in Finlandia per il mese di gennaio. Dati: JMA
L’Irlanda si raffredda più del riscaldamento
In Irlanda, situata nel Nord Atlantico, vediamo anche segnali di raffreddamento a metà inverno. il riscaldamento è assente da qualche anno:
In Irlanda 4 stazioni su 6 con dati che risalgono al 1988 mostrano una tendenza al raffreddamento per il mese di gennaio. Dati: JMA
Rimbalzo del ghiaccio nel mare artico
Adesso ci spostiamo nell’Artico. L’inverno di quest’anno sta assistendo a un rimbalzo impressionante nel ghiaccio marino, il meteorologo Chris Martz, ha twittato che ha raggiunto il 3° livello più alto da 15 anni a questa parte:
“Drammatico Recupero” per il Ghiaccio Marino Artico
Ovviamente la situazione nell’Artico non è affatto terribile come gli allarmisti amano dirci volendo ingannare con la falsa propaganda. Secondo il meteorologo Justin Berk qui, “Il ghiaccio marino artico ha avuto una ripresa e un’espansione drammatica questo inverno”.
Immagine: National Data and Ice Data Center
Fonte: No Tricks Zone