da CFACT – 3 settembre 2018

Gli allarmisti del clima affermano, in uno studio pubblicato di recente, che il mondo raggiungerà il “punto di non ritorno” se non vi sarà una drastica riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2035. “Mostriamo come ci siano scadenze rigorose per intraprendere azioni sul clima”, ha riferito Henk Dijkstra, co-autore dello studio (https://www.thedailybeast.com/climate-changes-point-of-no-return-is-now-2035-study). I mezzi di informazione riportano ampiamente la predizione, definendo lo studio come infausto, tuttavia lo studio funge da rinfrescante promemoria a riprova di come tutte le precedenti previsioni con scadenze climatiche con annesso giorno del giudizio non si siano mai concretizzate.

Nel 1989 un funzionario senior delle Nazioni Unite dichiarò che intere nazioni avrebbero potuto essere cancellate dalla faccia della terra se il riscaldamento globale non fosse stato annullato prima del 2000. (https://www.apnews.com/bd45c372caf118ec99964ea547880cd0)

Nel 2006 Al Gore scriveva: “Abbiamo al massimo dieci anni – non dieci anni per decidere sulle azioni da prendere, ma dieci anni per modificare fondamentalmente la strada in cui ci porteranno le emissioni globali di gas serra”. (Https://www.forbes.com/sites/robertbradley / 2016/09/23 / clima-esagerazione-è-ritorno di fiamma / # 3cb2c5706ab0)

Sempre nel 2006, James Hansen riferì che al pianeta rimanevano appena 10 anni per prendere “azioni serie” sulle emissioni di gas serra o avremmo incrociato il “punto di non ritorno” del pericolo climatico. (Http://www.realclimate.org/index.php/archives/2006/07/runaway-tipping-points-of-no-return/)

Nel 2009 Hansen ridusse il tempo nella quale disse che avremmo dovuto affrontare il riscaldamento globale, scrivendo: “Barack Obama ha solo quattro anni per salvare il mondo” dal riscaldamento globale. (Https://www.theguardian.com/environment/2009/jan/18/jim-hansen-obama).

Nel 2007, il capo del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite avvertì che sarebbe stato “troppo tardi” affrontare il riscaldamento globale se le azioni non fossero state intraprese entro il 2012. (https://nofrakkingconsensus.com/2012/01/01 / Pachauri-suo-troppo-tardi-to-lotta-cambiamenti climatici/)

Nel 2009, il Principe Carlo disse che il pianeta avesse soltanto otto anni per porre fine al riscaldamento globale o ci sarebbe stato “un crollo irreparabile del clima e dell’ecosistema, con tutto ciò che ne potesse conseguire” (https://www.independent.co.uk/environment /green-living/just-96-months-to-save-world-says-prince-charles-1738049.html)

Nel 2012, il presidente della Fondazione delle Nazioni Unite riferì che il secondo mandato di Obama sarebbe stata “l’ultima finestra di opportunità” per introdurre restrizioni drammatiche di anidride carbonica necessarie a mantenere il riscaldamento futuro “ovunque si avvicini” a un punto di svolta di due gradi Celsius. (Https://junkscience.com/2011/12/wirth-2012-is-obamas-last-window-of-opportunity-to-get-it-right-on-climate-change/)

Almeno questa volta gli allarmisti si sono dati un po’ più di tempo prima che debbano reimpostare l’imbarazzante orologio climatico del giorno del giudizio universale.

Fonte: CFACT