Space and Science Research Corporation
Giovedi, 20 Novembre 2014 Comunicato stampa 4-2014
Lo Space and Science Research Corporation (SSRC) ha annunciato Giovedì 20 novembre 2014 un importante comunicato stampa sui prossimi cambiamenti climatici che colpiranno la Terra nella prossima era climatica fredda che dominerà le temperature globali nei prossimi 30 anni.
Secondo le analisi di tendenza più affidabili sull’attività solare e sui modelli climatici, basati sulla Relational Cycle Theory (RC-Theory), il SSRC conclude con il seguente comunicato:
1. La Terra si appresta ad entrare in un periodo di forte raffreddamento della temperatura globale al di fuori del suo attuale plateau globale. Questo plateau è stato causato dalla mancata crescita globale delle temperature da 18 anni a questa parte, con l’inizio del prossimo raffreddamento globale, in contemporanea sia in atmosfera che negli oceani seguente alla fine di un breve periodo di riscaldamento solare moderato e da un insolito secondo picco attivo del Ciclo Solare 24.
2. La temperatura atmosferica e oceanica scenderà nelle medie globali in modo significativo a partire dal 2015-2016 e proseguirà con continui sussulti, che saranno temporanei, fino a quando la temperatura non si stabilizzerà nel corso di un periodo freddo, lungo e durevole tra il 2030 ed il 2040. Il clima globale freddo causato da una “sospensione solare” (una pronunciata riduzione dell’energia proveniente dal Sole) dovrebbe essere raggiunta intorno al 2031.
3. Il calo della temperatura prevista continuerà per i prossimi 15 anni e probabilmente sarà la più rapida mai registrata nella storia a memoria d’uomo, amplificato da eventi vulcanici di breve durata come avvenne già in passato.
4. La temperatura media globale intorno al 2030 raggiungerà una diminuzione di almeno 1,5°C rispetto all’anno in cui venne raggiunta la temperatura di picco degli ultimi 100 anni, determinata nel 1998. Le temperature durante il 2030 corrisponderanno grossomodo a quelle osservate nel periodo tra il 1793 e il 1830, subito dopo la fondazione degli Stati Uniti d’America. Questo abbassamento della temperatura globale, in media di 1,5°C, sarà devastante per le coltivazioni nelle regioni alle medie latitudini del pianeta. Gli anni tra il 2030 e 2040 potrebbero essere ancora più freddi, molto più freddi di quanto indicato dalle previsioni poco sopra.
Il SSRC ha previsto due scenari di questo periodo, come documentato nel Global Climate Status Report (GCSR).
Il primo scenario che ci attendiamo è simile a quello degli anni tra il 1793 e il 1830.
Il secondo scenario è quello corrispondente alla “Little Ice Age,” che si verificò tra il 1615 e il 1745.
Quest’ultima previsione climatica fredda è stata prevista dai climatologi dell’Accademia russa delle Scienze e da altri esperti di settore.
Lo scenario che dominerà potrà già arrivare ad iniziare dal 2020-2023.
Questo periodo di freddo intenso sarà fortemente associato ai più grandi terremoti e soprattutto alle più grandi eruzioni vulcaniche. Le grandi eruzioni potranno creare uno strato di polveri e di gas attorno al pianeta, bloccando di conseguenza la luce solare, aumentandone così l’intensità del freddo già preesistente nel periodo citato.
Ciò si è verificato durante l’ultimo letargo solare con l’eruzione del Monte Tambora in Indonesia nel 1815, quella che fu la più grande eruzione vulcanica mai registrata a memoria d’uomo. L’eruzione del Monte Tambora fu 100 volte superiore a quella dell’eruzione del Monte St. Helens che avvenne il 18 maggio del 1980.
Come già previsto dal SSRC, notevoli saranno i danni alle colture, come la disgregazione sociale, le guerre civili, e la perdita di vite umane che dovrebbero derivare dalla significativa riduzione della temperatura, che entrerà nella sua fase finale di un rapido declino ad iniziare dal 2015-2016. Il SSRC ritiene che la carenza futura di energia e alimenti saranno probabilmente il risultato di una lunga permanenza del freddo estremo, con l’agricoltura e le aziende dei servizi pubblici potenzialmente in pericolo e messi a dura prova dalla nuova epoca fredda in arrivo.
Le suddette nuove previsioni da parte del SSRC ed il suo presidente John Casey fanno eco ad altri esperti.
Il Dr. Dong Choi, direttore della ricerca per la Research for the International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC), e direttore del New Concepts in Global Tectonics (NCGT) Journal, afferma: “Sostengo le previsioni di John Casey sull’arrivo di un importante periodo freddo causato dal letargo solare. Stiamo anche assistendo ad un notevole aumento dell’attività sismica rappresentato da profondi e forti terremoti in tutto il mondo a partire dal 1990, che corrisponde perfettamente al periodo di declino dell’attività solare.”
Dal suo luogo di ricerca, nelle Isole Svalbard, tra la Norvegia e il Polo Nord, arriva l’autorevole parere del Dr. Ole Humlum, Glaciologo, geomorfologo e Professore di Fisica Geografica presso l’Università di Oslo, che dice: “Queste ultime serie di previsioni del SSRC, sottolinea la crescente importanza che dovranno dare i politici nel formulare rapidamente un piano B, data la probabile possibilità che il loro piano A (basato sul futuro riscaldamento globale, come previsto dai modelli climatici di CO2-driven) non riuscirà ad arrivare fino in fondo nei prossimi anni a venire. La prospettiva di un calo significativo nella produzione agricola a causa della più bassa temperatura è molto preoccupante.
Enzo
Attività Solare