Il campo magnetico terrestre è risultato disturbato in risposta dell’arrivo della CME del 10 settembre 2014 causato dal potente flare solare X1.6. I magnetometri di tutto il mondo hanno registrato un impulso improvviso geomagnetico alle 15:55 UTC, che segnalava l’arrivo del CME sulla Terra.
L’interazione con il campo geomagnetico ha generato come previsto una tempesta geomagnetica di tipo G3 (Strong). La strumentazione del NOAA/SWPC ha registrato l’indice Kp = 7 alle 23:02 UTC del 12 settembre 2014, la velocità del vento solare è arrivata a 706 km/s.
Con una tempesta geomagnetica Strong (tipo G3) si possono innescare falsi allarmi su alcuni dispositivi di protezione, a volte le correzioni di tensione possono essere richiesti, cariche superficiali possono verificarsi sui componenti satellitari o operazioni spaziali, mentre la resistenza può aumentare sui satelliti a bassa orbita terrestre, con correzioni che possono rendersi necessarie per problemi di orientamento. Inoltre possono verificarsi problemi di navigazione satellitare intermittente e di navigazione radio a bassa frequenza, con radio HF può diventare intermittente. Perdita-di-lock e una maggiore gamma di errore possono verificarsi ai sistemi GPS. Sono previsti blackout radio che potranno raggiungere livello di R1.
Il campo magnetico della CME non è riuscito a sviluppare una componente strong sud e persistente (Bz negativo). La velocità del vento solare varia per lo più tra i 600 e i 700 km/s e rimane una piccola possibilità che il Bz possa trasformarsi in modo permanente verso sud in maniera da trasformare il CME ancora più geo-effettivo.
Aurore intense si sono viste in tutta l’Europa del Nord, la Scandinavia, il Canada e gli Stati Uniti del Nord.
Tempesta terminata, quindi lentamente nei prossimi giorni i valori torneranno normali.
ENZO
ATTIVITA’ SOLARE