Autore: Franco Zavatti
Data di pubblicazione: 11 Settembre 2018
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=49218

È uscito recentemente su Nature Communications un articolo che mostra come gli anelli di accrescimento di alberi distribuiti in tutto il mondo presentino in modo sincronizzato la presenza di 14C durante gli eventi del 775 e del 994 dC. Questi eventi sono stati flussi di raggi cosmici della cui presenza il 10Be e il 14C sono prodotti derivati, insieme al 36Cl.

I 67 autori dell’articolo sono tra i principali studiosi mondiali di dendrologia e tra loro, almeno per quanto ne so, spiccano i nomi di Ulf Büntgen (primo firmatario), Rossane D’Arrigo, Jan Esper, Fusa Miyake -che già nel 2012 aveva descritto l’evento del 775 e nel 2013, nella tesi di dottorato, aveva ricostruito l’intensità dei raggi cosmici dagli anelli di accrescimento- Kurt Nicolussi, Rob Wilson che, in altra occasione, ho contattato personalmente (v. qui su CM) e di cui appprezzo la serietà. Scrivono gli autori che, con l’aiuto della sincronizzazione globale degli eventi del 775 e del 994 la datazione dell’accrescimento a passo annuale può ora essere calibrata con maggiore sicurezza, fornendo alla paleoclimatologia uno strumento importante e accurato. In particolare, nell’articolo si usano i cambiamenti improvvisi del 14C per supportare la calibrazione.

Dal basso della mia ignoranza sui dettagli delle procedure di calibrazione io continuo a credere che le incertezze e le correzioni da apportare per legare la temperatura all’accrescimento degli anelli siano troppe per poter fornire profili di temperatura confrontabili con i dati annuali delle temperature strumentali ma ritengo che un aumento della precisione almeno temporale sia importante.

Nella figura 1 dell’articolo -che riproduco di seguito- viene mostrato come gli eventi 775 e 994 dC siano stati registrati negli anelli di accrescimento (tree rings) di tutto il mondo (per la verità l’evento 994 dC è presente per l’emisfero sud solo in un sito cileno e in uno neozelandese ma penso che queste misure siano sufficienti per un’indicazione di carattere “globale”).

Avevo trattato l’argomento della coincidenza dei due eventi medievali in varie serie di prossimità (proxy) in un articolo del 2015 su CM (v. in particolare le figure 3 e 5 che riporto in basso come figure 2 e 3). Cercavo allora la coincidenza tra le misure dell’evento e le misure a Fuji Dome (la base antartica giapponese per il 775, oppure rispetto alla fig.8-1 della tesi di PhD di Miyake per il 994) notando una cattiva coincidenza con i tree ring della penisola di Yamal (Siberia) e una buona coincidenza con gli altri proxy (3 tree ring, GRIP δ18O, Page2k) per l’evento 775. L’evento 994 era caratterizzato da coincidenze presenti, ma meno chiare. Nello stesso articolo presentavo evidenze storiche degli eventi, tratte dagli annali medievali.

Fig.2. Confronto tra i proxy e i valori (indicati come fuji-5yrs) a passo quasi annuale ottenuti dagli autori. La riga verticale verde indica l’anno 775.

Fig.3: Confronto tra i proxy e l’evento del 994 d.C. nell’intervallo temporale 950-1050. La riga verde segna l’anno 994.

Dal confronto appare che alcuni proxy, ad esempio yamal e ak096, hanno registrato anche questo evento mentre per altri la situazione è più incerta. D’altra parte questo evento è meno potente di quello del 775 dC.

In conclusione, gli eventi del 775 e del 994 dC sembrano aver influenzato diversi dati di prossimità tra cui gli anelli di accrescimento degli alberi. Nell’articolo che ha dato origine a questo post le coincidenze presenti nei tree ring sono utilizzate per fornire alla paleoclimatologia cronologie annuali o quasi annuali più attendibili.
Di questo articolo si parla anche su Repubblica qui.

Bibliografia

  • Buntgen et al.(66), 2018.Tree rings reveal globally coherent signature of cosmogenic radiocarbon events in 774 and 993 CENature Communicationsdoi:10.1038/s41467-018-06036-0
  • Miyake, 2013. PHD Thesis: Reconstruction of cosmic-ray intensity in the past from measurements of radiocarbon in tree rings Nagoya University