Di Fiorentino Marco Lubelli – 7 Febbraio 2021

Conferme oggi di un evento di notevole portata.

In questo articolo vorrei iniziare con le immagini del satellite di questa mattina che mostrano mirabilmente la situazione climatica di questo scorcio invernale. A nord sulla Russia e sulla Scandinavia cieli sereni ma gran gelo, a causa dello stazionamento di masse di aria continentale di estrazione siberiana che ormai da qualche giorno stazionano su nord-est europeo. A sud invece il canale depressionario atlantico con le miti correnti umide oceaniche che risalendo trovano il muro gelido e si sollevano determinando il visibilissimo fronte caldo segnato dalle nubi brillanti che solcano i cieli che vanno dall’Ucraina fino alla Danimarca. Qui ci sono nevicate da addolcimento. Vorrei sottolineare in particolare proprio questa difficoltà alle correnti miti oceaniche di penetrare sul muro gelido a nord, sarà questo un elemento importantissimo nei prossimi giorni. Infatti oggi il modello americano GFS-12 conferma nelle sue medie un importante trasferimento verso sud di quel muro gelido. Vediamo nel dettaglio la previsione MEDIA, del modello americano a 174 ore.

Modello GFS-12 valido per domenica prossima http://www.wetterzentrale.de

Notate la -20°C a 850 Hpa, abbracciare: Russia meridionale, Ucraina e Bielorussia. Attenzione, si tratta di una media, ciò vuol dire che nella realtà potremmo vedere anche temperature a 850 Hpa più basse. Si tratta come dicevamo ieri di un evento di notevole portata, raramente osservabile durante gli inverni europei.. https://www.progettoscienze.com/blog/come-nel-1956/. Non solo, l’isolamento di un nucleo gelido di quella portata ad est sulle pianure dell’Europa orientale potrebbe determinare effetti sul tempo a lungo termine con reiterazioni gelide per diversi giorni. Per intenderci, nel 2012 l’evento gelido perdurò per 14 giorni, nel 1996 una settimana, nel 1985 10 giorni, nel 1956 venti giorni, nel 1929 15 giorni. Questo perché, quando si insedia l’aria fredda sulle pianure europee è molto difficile scalzarla velocemente, come l’immagine in apertura dimostra, e, soprattutto è difficile farla muovere, a meno che non ci siano delle depressioni organizzate a “risucchiare” l’aria fredda verso il loro centro. Andando per un attimo a vedere la situazione prevista da GFS oggi a 180 ore vediamo: una circolazione atlantica a ovest e un muro gelido ad est…il risultato? Potremmo essere alla vigilia di reiterate intrusioni umide basso atlantiche con un serbatoio gelido ad est pronto ad essere risucchiato verso il Mediterraneo centrale con effetti già vissuti li vediamo qui di seguito:

Siamo dunque percorrendo un solco climatico già visto: lasciamo che l’aria gelida siberiana entri sull’Europa…il resto verrà da sè…

Fonte: Progetto Scienze