Di Fiorentino Marco Lubelli – 21 Gennaio 2019

Voglio partire con questa immagine, relativa alla previsione delle anomalie termiche in bassa stratosfera a 10 giorni, non c’è più traccia del vortice polare sostituito da due cellule di alta pressione, la più forte sulle Aleutine. Questa previsione conferma che almeno fino alla fine del mese e quindi di conseguenza per gran parte di febbraio, il vortice polare sarà instabile. L’asse principale rimane tra Canada e Siberia dove l’inverno sarà particolarmente crudo, per il momento l’Europa resterà ai margini di questo asse, vivendo però un periodo molto dinamico con successioni di ondulazioni polari marittime, la prima da questa sera, che dispenseranno a più riprese le tanto attese nevicate, anche in pianura, al centro-nord, mentre per il sud tanta pioggia e nevicate in montagna, escludiamo per il momento neve su Roma.. Pare che questo nuovo pattern potrebbe perdurare fino alla fine del mese, ma, come al solito, mai come in queste situazioni, non si può dare una linea di tendenza certa oltre le 72 ore. Neve dunque da questa sera su molte regioni del centro-nord, vediamo dove con i modelli ad alta definizione MOLOCH.

Le due immagini si riferiscono alle previsioni delle cumulate 24 ore di ECMWF, la prima, e GFS, la seconda per mercoledì alle 12,00. Appaiono maggiormente interessate dalla prima onda polare marittima: le Marche, la Romagna, l’Emilia fino a Modena, ferrarese, Veneto, la Liguria occidentale ed il Piemonte meridionale, con accumuli che non supereranno i 10-15 cm. Ma come dicevamo, probabilmente a questa prima irruzione ne seguiranno altre che confermeremo di giorno in giorno. L’inverno del centro-nord inizia oggi.

Fonte: Progetto Scienze