Del Col. Paolo Ernani meteorologo – Roma 17 Giugno 2019
In meteorologia la stagione estiva parte dal primo giugno e finisce il primo settembre. Dopo un maggio caratterizzato da fredde temperature record, finalmente entra in scena l’estate. Sole e temperature elevate (ma non troppo ) si sono registrate soprattutto sulle regioni meridionali dove in questa primi 15 giorni , si sono anche toccate rare punte di 38,00/39,00° gradi C. L’onda termica africana è giunta a lambire in particolare il sud. Ma, per nostro sollievo, il nucleo bollente che in genere contraddistingue l’anticiclone africano, è rimasto sulle sue abituali latitudini. Se invece si fosse mosso su di noi le temperature si sarebbero portate sicuramente su livelli da record sfondando ampiamente i 40° gradi. Ora per dare una idea di questa prima quindicina di giugno, ne abbiamo calcolato il valore termico medio che segna 22,2° gradi centigradi. Se però confrontiamo questo dato con il corrispondente periodo del giugno 2003 ( detiene tuttora il record, a livello mensile, del più caldo in assoluto dal 1997al 2018 ), tra i 2 periodi messi a confronto si ha la misura di quanto sta accadendo sotto il profilo termico: prima quindicina giugno 2003, 26,9° gradi C , quella del giugno 2019, 22,2°C . Insomma l’attuale periodo accusa una elevata differenza di meno – 4,7° gradi . Come notate siamo molto ma molto lontani da temperature record . E’ vero fa caldo, ma è abbastanza sopportabile. Tuttavia occhio a fine mese . Le carte di Reading evidenziano ( per ora, e se non ci saranno futuri cambi di evoluzione ) la salita dell’anticiclone africano su tutta l’Italia, per cui le temperature potrebbero segnare punte anche vicino ai 42°/43° gradi.