Di Fiorentino Marco Lubelli – 20.11.2021
Il mese di novembre è l’ultimo mese dell’autunno meteorologico. Un mese dove sovente assistiamo alle prime ondulazioni del getto responsabili di eventi dalle caratteristiche invernali. Spesso capita che si osservino le prime nevicate in pianura, sia al nord che al sud. Ma non sempre, anzi raramente, un novembre dalle caratteristiche pienamente invernali è sinonimo di inverni freddi. Anzi, in genere, invernate precoci sono poi seguite da lunghi periodi di rinforzo del VP con lunghe fasi stabili ed inverni anonimi. Nel caso del novembre 2021 abbiamo assistito ad un mese termicamente normale al nord, mentre in generale su tutta l’Europa, tranne Francia e Iberia, hanno dominato incontrastate le anomalie calde, come si può vedere dalla seguente mappa.
L’inverno dunque è ancora lontano e la prossima settimana sarà caratterizzata da due nuove irruzioni polari marittime indirizzate ancora una volta su Francia e Iberia come possiamo vedere dalle seguenti mappe riferite alla posizione delle 552 gpdam a 500 Hpa.
D’altronde lo schema NAO-BLOCKING non lascia spazi di manovra come si può vedere dalla mappa qui di seguito.
Ci troviamo in un regime schietto di NAO negativa, con le masse d’aria fredda che colpiscono prevalentemente Inghilterra, Francia e Iberia con un andamento antizonale, favorito dall’indice QBO molto negativo. Ancora dunque una settimana umida quella che ci attende con possibile calo termico al nord in concomitanza con un ingresso più orientale del secondo impulso freddo, con le temperature che rientrerebbero nella norma del periodo. Per l’arrivo dell’inverno dovremo dunque ancora attendere, sarà forse necessario un “reset” del pattern che, vedendo l’ultimo aggiornamento della mappa NAO-BLOCKING, potrebbe compiersi nell’ultima settimana di novembre.
L’autunno meteorologico dunque si esaurirà senza sussulti, per la prima irruzione schiettamente invernale dovremo attendere dicembre.
Fonte: Progetto Scienze