Articolo di Fiorentino Marco Lubelli – Giovedì 19 Settembre 2024
Collaboratore di Attività Solare

Siamo stati tra i primi a evidenziare la possibilità che il caldo tornasse anche intenso sul Mediterraneo centrale. Oggi il principale modello matematico mondiale, GFS12, nella sua uscita serale, rafforza questa possibilità, già dalla prossima settimana. Ma andiamo con ordine dando uno sguardo all’emisferica prevista per martedì prossimo.

Martedì 24 settembre

Un impulso di aria fredda polare affluirà sulla Gran Bretagna aprendo una strada che sarà percorsa nei giorni successivi da ulteriori importanti apporti freddi. Sull’Italia avremo un nuovo importante peggioramento, per fortuna passeggero, che coinvolgerà fino alla metà della prossima settimana gradualmente tutto il Paese. Poi le cose sembrano cambiare radicalmente.

Emisferica GFS12 valida per venerdì prossimo 27 settembre

Un nuovo impetuoso fiume di aria fredda scenderà direttamente dal Polo Nord verso l’Europa. Questa volta il target principale saranno le isole britanniche e la penisola iberica. Si attiveranno dunque correnti in quota di libeccio che potrebbero portare intense precipitazioni a nord del Po, e una intensa ondata di caldo sul meridione d’Italia. Caldo che potrebbe aumentare d’intensità in prossimità del week end e del nuovo mese.

29 settembre GFS12

Le masse d’aria fredda in arrivo sull’Iberia potrebbero traslare lentamente verso levante interessando anche le regioni settentrionali italiane, mentre al sud assisteremmo a un fine mese che potrebbe riportare i valori termici vicino ai 30 gradi. Attenzione perché le famose ottobrate che avevamo previsto qualche giorno fa non solo sembrano confermate ma potrebbero avere i tratti dell’eccezionalità, ne riparleremo. Sembra dunque confermarsi una tendenza piuttosto preoccupante: quest’anno la transizione stagionale potrebbe essere caratterizzata da scambi meridiani davvero notevoli con vere e proprie “montagne russe” termiche più caratteristiche delle steppe americane che non del clima europeo. Staremo a vedere.

Fonte: Progetto Scienze