Di Fiorentino Marco Lubelli – 30 Dicembre 2023

Abbiamo a lungo monitorato la situazione e scritto, ormai da giorni, come la circolazione fosse matura per cambiare i propri assetti. Abbiamo pagato per un mese una particolare disposizione del VP giunta ora al tramonto. Sembra che dall’Epifania la configurazione principale delle correnti debba cambiare e potrebbe farlo aprendo la strada ad un nuovo equilibrio termodinamico altrettanto lungo come quello appena passato ma dai risvolti molto più freddi per l’Europa. Ma, andiamo con ordine. Partiamo dal principio.

Oggi entrambi i principali modelli matematici GFS-12 (di cui presentiamo la media) e ECMWF-12 (run ufficiale) propongono una irruzione polare marittima in entrata sull’Italia per la giornata dell’Epifania. Saranno piogge copiose e nevicate in montagna finalmente, dopo un’assenza di quasi un mese. Al suo seguito entrerà aria fredda che porterà le temperature su livelli dal di sotto delle medie.

Ma, dicevamo, sarà solo l’inizio: appare infatti evidente un nuovo assetto barico con il VP canadese isolato dal resto del VP a determinare le condizioni per l’affermarsi di un anticiclone di blocco alle correnti oceaniche. Questa condizione potrebbe in breve determinare l’arrivo della prima irruzione ARTICA della stagione invernale sull’Italia. Parliamo del 9 di gennaio. Entrambi i modelli oggi sono concordi su questa ipotesi.

In entrambi i modelli l’origine delle masse d’aria sono schiettamente artiche, con un piccolissimo apporto continentale, dovuto alla rotazione delle masse d’aria in prossimità dei Balcani. In entrambi i modelli appare evidente però la spinta dell’anticiclone delle Azzorre verso est, e sarà proprio questo il grande punto interrogativo per il proseguo del mese di gennaio, ed è qui che si innesta lo stratwarming che attendiamo ormai ad ore sul Polo. Infatti è possibile che si assista ad un momentaneo ricompattamento del VP in zona polare con ripartenza delle westernlies ed un conseguente ristabilirsi del tempo dopo questa sfuriata, ma ciò sarebbe destinato a durare pochissimo. Vediamo infatti questa mappa riferita alle 384 ore di GFS-12, la facciamo vedere perchè è la prima che inizia ad intravvedere quello che potrebbe significare per il VP lo stratwarming prossimo venturo, la carta è riferita al 15 gennaio che è pressochè il target a cui ci aspettiamo che l’imput stratosferico si manifesti in troposfera:

Un lago gelido sulla Russia separato ed autonomo da tutto il resto del VP, praticamente esploso in tre lobi, il classico assetto da MMW con il lobo canadese pronto ad erigere un granitico ponte di Vejkoff con l’anticiclone russo, quella depressione sull’Islanda scenderebbe sull’Europa risucchiando il gelo verso ovest al suo seguito risalirebbe l’anticiclone delle Azzorre, sarebbe l’inizio di una fase gelida per il vecchio continente. Insomma, non possiamo che confermare oggi quello che dicevamo ieri: gennaio sarà un mese dinamico con il gelo che bussa alle porte dell’Europa.

Fonte : Progetto Scienze