25. September 2014 – 10:18

“E’ chiaro che nessuna eruzione nel 20° secolo possiamo paragonarla a questa. Dobbiamo tornare indietro al 19° secolo per trovare un’eruzione che abbia rilasciato così tanto gas. In questo momento ha già superato tutte le misurazioni note che abbiamo nei nostri archivi”, dice Þorsteinn Jóhannsson all’Agenzia Ambientale islandese, alla domanda circa i tratti notevoli dell’eruzione dell’Holuhraun e dell’inquinamento che ne deriva. L‘eruzione ha, solo nell’arco di 3 settimane, assicurato il suo posto nei libri di storia per almeno due motivi.

Magnús Tumi Guðmundsson, professore di Geofisica, ha fatto notare che le ultime misurazioni indicano che il campo lavico è notevolmente più grande di quanto si credesse. Il volume della lava che è emerso dalla fessura nord del ghiacciaio Dyngjujökull, si ipotizza che sia di una grandezza di almeno 500 milioni di metri cubi. La superficie si avvicina ai 40 km2.

Magnús Tumi Guðmundsson.

Il professore di geofisica Magnús Tumi Guðmundsson.

 

Il campo lavico è tra i più grandi che si sia formato in Islanda da un lungo periodo di tempo a questa parte. Guardando indietro alle eruzioni negli ultimi 150 anni, solo i 13 mesi dell’eruzione del vulcano Hekla, nel 1947-1948 furono più lunghi. Se l’eruzione dell’Holuhraun continua con la stessa forza di questi giorni, si raggiungerà lo stesso volume dell’eruzione dell’Hekla in sole altre 2 settimane, scrive Magnús Tumi.

Ma l’eruzione è anche notevole per la sua grande fuoriuscita di gas, in particolare la quantità di sulphurdioxide (SO2). Þorsteinn, che è un geofisico specializzato in qualità dell’atmosfera, riferisce che i numeri esatti non sono disponibili, ma si ritiene che la quantità di gas scaricati in armosfera siano di circa 10-20.000 tonnellate al giorno, anche se alcune misurazioni mostrano una maggiore densità.

“Le emissioni di gas dell’Holuhraun sono di circa 10-60.000 tonnellate di zolfo al giorno. In confronto le nazioni dell’UE rilasciano 14 mila tonnellate di zolfo al giorno tra industria, produzione di energia, trasporto di massa, riscaldamento, etc.”, dice Þorsteinn e aggiunge che in quel contesto l’eruzione Holuhraun è ben lungi dall’essere un’eruzione minore. Piuttosto il contrario.

 

 

La riunione del consiglio scientifico di ieri della Protezione Civile, ha rivelato che non ci sono segnali visibili di un prossimo cedimento dell’eruzione. La fuoriuscita di lava continua a crescere e non vi è alcuna riduzione negli elementi vulcanici.

Il ghiacciaio sulla caldera del Bárðarbunga è ormai affondata di 27-28 metri dall’inizio dell’eruzione e la sismicità nella montagna è la stessa che nei giorni scorsi.

 

http://www.visir.is/iceland-releases-more-sulphur-than-all-of-europe-due-to-eruption/article/2014140929356

 

ENZO

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