La grande truffa del riscaldamento globale ha suscitato polemiche nel Regno Unito quando è stato trasmesso in anteprima l’8 marzo 2007 su Channel 4. Un documentario, realizzato dal produttore televisivo britannico Martin Durkin, che si oppone al consenso praticamente incontrastato sul fatto che il riscaldamento globale sia causato dall’uomo. Una dichiarazione degli autori del film afferma che la teoria scientifica del riscaldamento globale antropogenico potrebbe essere “la più grande truffa dei tempi moderni”. Secondo Martin Durkin, la causa principale del cambiamento climatico non è l’attività umana, ma i cambiamenti nelle radiazioni solari. Alcuni hanno definito La grande truffa del riscaldamento globale la replica definitiva a Una scomoda verità di Al Gore. Utilizzando un’ampia gamma di prove, si sostiene che il riscaldamento degli ultimi 300 anni rappresenta una ripresa naturale da una “piccola era glaciale”.
Secondo il programma, gli esseri umani hanno un effetto sul clima, ma è infinitamente piccolo rispetto alle vaste forze naturali che spingono costantemente le temperature globali in qua e in là. Dalla fusione dei ghiacciai all’innalzamento del livello dei mari, The Great Global Warming Swindle sfata i miti e svela quello che potrebbe rivelarsi il capitolo più oscuro della storia dell’umanità. Secondo un gruppo di scienziati di spicco riuniti dal documentarista Martin Durkin, tutto ciò che vi è stato detto sul riscaldamento globale è probabilmente falso. Proprio quando abbiamo iniziato a dare per scontato che il cambiamento climatico sia un fenomeno causato dall’uomo, il documentario di Durkin demolisce l’intera premessa del riscaldamento globale.
“Il riscaldamento globale è diventato una storia di enorme rilevanza politica: gli attivisti ambientalisti usano tattiche allarmistiche per promuovere la loro causa; gli scienziati vi aggiungono credito per assicurarsi miliardi di dollari in fondi per la ricerca; i politici sono a caccia di titoli e i media sono felici di stare al gioco. Nessuno osa parlare contro di essa per il rischio di essere impopolare, di perdere fondi e di mettere a repentaglio la propria carriera”.
Buona visione!