Autore: Luigi Mariani
Data di pubblicazione: 28 Dicembre 2020
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=54107
Le nevicate su Milano sono fenomeni per me sempre interessati da osservare, soprattutto perché trasfigurano completamente la città, che di norma mi pare più simile a un gigantesco parcheggio che alla metropoli con vie ampie e spaziose che ci hanno lasciato i nostri padri.
La nevicata in corso è iniziata nella notte scorsa e sta proseguendo abbondante al momento in cui scrivo queste note e, alle 5,30 di questa mattina ho misurato al suolo fra 7 e 9 cm di neve (“al suolo” sta qui per “sui tettucci delle auto”, che è il modo per me più sensato di misurare la neve a Milano).
Per contestualizzare a livello storico il fenomeno allego il diagramma in figura 1 in cui riporto l’altezza della neve al suolo registrata a Milano dal sottoscritto dal 1991 ad oggi, con dati per l’appunto aggiornati alle ore 5,30 di questa mattina.
Dal diagramma emerge che di fronte a un fenomeno tanto irregolare nel tempo è poco interessante utilizzare un trend lineare, che infatti mi sono ben guardato dall’aggiungere al diagramma. L’unica cosa sensata che si può a mio avviso fare è delineare i tre seguenti sotto periodi:
- 1991-2004, a nevosità ridotta (media di 4,3 cm/anno con 7 anni del tutto privi di neve)
- 2005-2012 con maggiore nevosità (media di 19,6 cm/anno con 2 anni del tutto privi di neve)
- 2013-2020 con scarsa nevosità (media di 5,4 cm con 1 anno del tutto privo di neve).
Ovviamente la memoria va anche alle grandi nevicate del XX° secolo, che ho riassunto nella tabella 1, fra cui spicca in assoluto quella del gennaio 1985 che distrusse il bellissimo palazzetto dello sport di recente costruzione, a perenne monito per coloro i quali ignorano l’importanza dei carichi da neve sui manufatti.
Non vale la pena infine di commentare le tante profezie di scomparsa delle neve in pianura padana, su cui stenderei un velo pietoso (di neve, ovviamente).